Tartaruga elmetto | |
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Pelomedusa subrufa | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Anapsida |
Ordine | Testudines |
Sottordine | Pleurodira |
Superfamiglia | Pelomedusoidea |
Famiglia | Pelomedusidae |
Genere | Pelomedusa |
Specie | P. subrufa |
Nomenclatura binomiale | |
Pelomedusa subrufa (Lacépède, 1788) |
La tartaruga elmetto (Pelomedusa subrufa Lacépède, 1788) è un rettile dell'ordine delle Testudines, diffuso in Africa. È una specie palustre e d'acqua dolce, unica specie del genere Pelomedusa.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è caratterizzata dal carapace di colore variabile dal marrone al verde oliva, e il piastrone varia dal giallo al crema e marrone. La testa e gli arti hanno una colorazione grigia o verde oliva sul dorso e bianco giallastra sul ventre. Il collo è piuttosto lungo e viene retratto lateralmente. Le tre sottospecie sono distinguibili dalla diversa disposizione degli scuti pettorali sul piastrone. Il dimorfismo sessuale è molto evidente: i maschi raggiungono la lunghezza di 30 cm, le femmine arrivano massimo a 25, solitamente 20-22. Inoltre la coda del maschio è più lunga e robusta.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Comprende le seguenti sottospecie:[1]
- Pelomedusa subrufa subrufa (Lacépède, 1788)
- Pelomedusa subrufa nigra Gray, 1863
- Pelomedusa subrufa olivacea (Schweigger, 1812)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Pelomedusa subrufa, in The Reptile Database. URL consultato il 1º marzo 2012.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pelomedusa subrufa
- Wikispecies contiene informazioni su Pelomedusa subrufa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Pelomedusa subrufa, su Fossilworks.org.