PATATA CAMPANA | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Campania |
Zona di produzione | pianura di Polvica, Nola, Benevento, Salerno, Avellino. |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati |
La Patata campana e la patata campana bisestile sono dei tipi di patata coltivate in Campania.
Il 77% della produzione di patata comune viene coltivata nella pianura di Polvica, (Napoli).
La patata "comune" si raccoglie fino alla fine di agosto.
Quella bisestile, con ciclo estivo-autunnale, si semina in luglio e agosto e la raccolta avviene in novembre, dicembre.
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]La patata è molto utilizzata nella cucina napoletana.
Tra i piatti principali si ricordano:
- il famoso gattò di patate napoletano, ossia uno sformato salato di patate, tipico della cucina partenopea, inventato in occasione delle nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo moglie di Ferdinando I Borbone, nel 1768[1][2].
- la zuppa accio e baccalà, un piatto povero della tradizione culinaria irpina; si tratta di una minestra con sedano bianco (accio), patate e baccalà, che veniva consumata dai braccianti
- l'insalata di totani e patate.
- il baccalà con le patate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vedi l'articolo sul gattò Archiviato il 25 maggio 2008 in Internet Archive.. URL consultato il 21-05-2008.
- ^ Vedi l'articolo Archiviato il 19 giugno 2008 in Internet Archive. del ristorante Monzù Vivaldi. URL consultato il 21-05-2008