Pasquale Manfredi, detto Scarface (Isola di Capo Rizzuto, 6 febbraio 1977), è un mafioso italiano, appartenente alla 'Ndrangheta.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Esponente di spicco della cosca dei Nicoscia-Manfredi e considerato come estremamente pericoloso dalla Direzione centrale della polizia criminale, è stato in seguito incluso nella lista dei latitanti più ricercati d'Italia. È stato arrestato il 16 marzo 2010 per reati plurimi di associazione di tipo mafioso[1]. Si suppone sia anche l'autore dell'agguato al capobastone Carmine Arena, ucciso a colpi di bazooka colpendo la Mercedes blindata di Carmine Arena, nell'ottobre 2004[2][3][4][5] e di Pasquale Tipaldi, nel 24 dicembre 2005[6].
È stato arrestato a Isola di Capo Rizzuto, in un palazzetto, rintracciato per colpa del computer con la quale Manfredi si collegava alla rete con una pennetta, gli uomini della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri hanno fatto irruzione nel palazzetto dove Pasquale Manfredi provó a sfuggire allo Stato scappando per il tetto, fu tutto vano, le forze dell'ordine lo raggiunsero e lo trarrono in arresto nel Crotonese nel marzo del 2010. Dopo l'arresto fu condannato all'ergastolo. [7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 'Ndrangheta, arrestato Manfredi su Facebook era Scarface, in Repubblica.it.
- ^ Crotone, sicari col bazooka per uccidere il boss mafioso, in repubblica.it, 3 ottobre 2004. URL consultato il 7 maggio 2018.
- ^ Corriere della Sera - Capocosca ucciso a colpi di bazooka
- ^ Colpi di bazooka contro il boss - La Gazzetta del Mezzogiorno
- ^ Contro Arena i killer sparano col bazooka - Il Crotonese, su ilcrotonese.it. URL consultato il 27 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
- ^ Isola, omicidio a Natale - Il Crotonese, su ilcrotonese.it. URL consultato il 27 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
- ^ 'Ndrangheta, arrestato Manfredi su Facebook era Scarface, in la Repubblica, 16 marzo 2010. URL consultato il 12 gennaio 2024.