Stemma dei Pascale di Cuneo (Piemonte) | |
---|---|
Blasonatura | |
D'oro, alla banda d'azzurro. |
I Pascale o Pascal d'Ilonza (nelle fonti anche Pascali[1][2], Pasquale[1][2], Paschalis[1][2]) furono una nobile famiglia cuneese, originaria di Cavaglià, investita dei titoli di conti di Ilonza e baroni di Nucetto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Antica famiglia decurionale de platea di Cuneo originaria di Cavaglià, presente nell'elenco del 1535 e nel Consiglio di Cuneo sin dal 1516[3], viene menzionata nei consegnamenti d'Arme Piemontesi del 1580, del 1613-1614 e del 1687-1689[1]. Imparentata per via matrimoniale con i Bruno di Tornaforte, i Melano conti di Portula, i Meynier di Valmeynier e Villanova, ebbe numerosi sindaci di Cuneo, tra i quali possono essere ricordati Simone Pascale che fu sindaco nel 1635 e 1642, già decurione (1634-37, 1642-45)[4], Giuseppe Maria Pascale in Consiglio fra 1692 e 1716 e quattro volte sindaco della città[3], e il cavaliere Luigi Pascale d'illonza, sindaco nell'ultimo decennio del XVIII secolo[5].
Ai Pascale appartennero anche Gian Luigi, riformatore calvinista e il nipote Carlo, diplomatico naturalizzato francese, vissuti nel Cinquecento.
I Pascale, entrati nella feudalità piemontese alla fine del Seicento[3], nel 1729 furono investiti, nella persona di Carlo Francesco (in francese Charles-François Pascalis o Charles-François Pascal), del titolo di conti di Ilonza, oggi in Francia, nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra[6]. Un altro ramo familiare fu investito del titolo di baroni di Nucetto.
La cappella di famiglia si trova nel complesso monumentale di San Francesco e nella chiesa di San Pietro del Gallo in Cuneo[7].
Membri illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Pascale (Cuneo, 1547 - Abbeville, 1625), diplomatico naturalizzato francese, avvocato generale nel parlamento di Rouen.
- Gian Luigi Pascale (Cuneo, 1525 - Roma, 1560), editore calvinista.
- Carlo Pascale D'Illonza, (o Pascal D'Illonza) (Cuneo, 1761 – Torino, 1824), pittore, attivo tra il XVIII e il XIX secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Antonio Manno, Il Patriziato Subalpino, volumi I e II, Firenze, 1895-1906
- ^ a b c E. Genta, G. Mola di Nomaglio, M. Rebuffo e A. Scordo, I consegnamenti d'arme piemontesi, Torino 2000.
- ^ a b c Paolo Palumbo, Vittorio Filippo Melano, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 73 (2009)
- ^ Paola Bianchi, Andrea Merlotti, Cuneo in età moderna: città e stato nel Piemonte d'antico regime, Franco Angeli, Milano 2002, p. 47.
- ^ Lorenzo Bertano, Storia di Cuneo: medio evo (1198-1382), P. Oggero, Cuneo 1898, Volume I, p. 36.
- ^ En 1729, le fief appartient au comte Charles-François Pascalis (ou Charles-François Pascal, seigneur d'Ilonse). Les membres de la noble famille Pascalis (ou Pascal, Pascale), originaire de Cuneo en Piémont (Italie), étaient barons de Nucetto et comptes de Ilonse (Ilonsa en italien).
- ^ Aa.Vv., Bollettino d'arte del Ministero della pubblica istruzione, E. Calzone, 1923, p. 256.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Manno, Il Patriziato Subalpino, volumi I e II, Firenze, 1895-1906
- E. Genta, G. Mola di Nomaglio, M. Rebuffo e A. Scordo, I consegnamenti d'arme piemontesi, Torino 2000.