Paralepidotus | |
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Fossile di Paralepidotus ornatus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Osteichthyes |
Sottoclasse | Actinopterygii |
Ordine | Semionotiformes |
Famiglia | Callipurbeckiidae |
Genere | Paralepidotus |
Specie | P. ornatus |
Il paralepidoto (Paralepidotus ornatus) è un pesce osseo estinto, appartenente ai semionotiformi. Visse nel Triassico superiore (Norico, circa 225 - 215 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo pesce possedeva un corpo compatto e fusiforme, piuttosto alto e massiccio. Poteva superare i 60 centimetri di lunghezza, e si suppone che qualche esemplare sfiorasse il metro. La testa era allungata e il muso appuntito; gli occhi erano grandi, e all'interno della bocca erano presenti grandi denti dalla punta smussata, adatti a triturare. La pinna dorsale era piuttosto grande e dotata di una base larga, ed era collocata nella parte posteriore del dorso dell'animale. La pinna anale era pressoché opposta a quella dorsale, ma era molto più piccola. La pinna caudale possedeva un margine superiore notevolmente frastagliato. Le scaglie ricoprivano tutto il corpo, erano spesse e squadrate, ricoperte da ganoina e disposte in file diagonali.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]I primi fossili di questo animale vennero rinvenuti nella zona di Seefeld (Austria) e descritti da Louis Agassiz nel 1843; lo studioso svizzero li attribuì a una specie del genere Lepidotes (L. ornatus). Successivamente altri studiosi attribuirono i fossili variamente a Lepidotes o a Colobodus, e solo nel 1919 Stolley istituì per questa specie il genere Paralepidotus. Numerosi resti di questo pesce sono stati ritrovati in vari giacimenti del Norico in Lombardia (Zogno, Poscante, Magasa, Valle Imagna, Vertova), in particolare nel cosiddetto Calcare di Zorzino; altri resti sono stati ritrovati a Giffoni (Salerno). Fossili attribuibili a questa specie sono stati ritrovati anche in Francia e, con molta incertezza allo stesso genere, anche in Lussemburgo, Polonia, Arabia Saudita e Nevada; questi ultimi ritrovamenti, tuttavia, sono di dubbia identità.
Paralepidotus è un rappresentante dei semionotiformi, un gruppo di pesci ossei tipici del Triassico e del Giurassico, comprendenti animali dal corpo compatto e imparentati alla lontana con gli attuali lucci alligatore. Paralepidotus, in particolare, è attribuito alla famiglia Callipurbeckiidae, comprendenti anche i generi giurassici Callipurbeckia e Macrosemimimus.
Paleobiologia
[modifica | modifica wikitesto]Paralepidotus era un pesce che, almeno allo stadio adulto, si muoveva piuttosto lentamente e frantumava invertebrati dotati di guscio grazie ai potenti denti emisferici.
Sono noti moltissimi fossili di Paralepidotus, rappresentanti vari stadi di crescita dell'animale. I giovani erano più snelli degli adulti e la loro dentatura non era così specializzata nella frantumazione. L'ornamentazione di ossa e scaglie appariva quando gli esemplari erano lunghi circa 11-15 centimetri, e raggiungeva l'aspetto adulto quando gli individui erano di circa 30 centimetri. Queste modificazioni implicano un cambio di ambiente durante la vita di un individuo, dalle acque aperte superficiali alle acque costiere basse con banchi di molluschi; le variazioni ontogenetiche nella dentatura implicano inoltre un cambio nella dieta di Paralepidotus (Tintori, 1996).
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Fossile di Paralepidotus proveniente da Zogno
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Fossile di Paralepidotus ornatus proveniente da Zogno
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Fossile di Paralepidotus ornatus da Valle Imagna (Calcare di Zu)
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Fossile di Paralepidotus proveniente da Poscante
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. de Zigno. 1891. Pesci fossili di Lumezzane in val Trompia. Atti della R. Accademia dei Lincei, Serie Quarta. Memorie della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali 7:51-59
- F. Bassani. 1895. La ittiofauna della Dolomia Principale di Giffoni (Provincia di Salerno). Palaeontographica Italica 1:169-210
- K. Gorjanovic-Kramberger. 1905. Die obertriadische Fischfauna von Hallein in Salzburg. Beiträge zur Paläontologie und Geologie Österreich-Ungarns und des Orients 18:193-224
- E. Stolley. 1919. Beiträge zur Kenntnis der Ganoiden des deutschen Muschelkalks. Palaeontographica 63:25-86
- G. de Alessandri. 1920. Sopra alcuni avanzi di pesci Triasici della Lombardia. Atti della Società Italiana di Scienze Naturali 59:85-104
- G. Corroy. 1934. Les poissons et les reptiles du Muschelkalk et du Rhetien de Basse-Provence. Bulletin de la Societe geologique de France 3, serie 5(5-6):475-483
- C. J. Duffin and A. Gazdzicki. 1977. Rhaetian fish remains from the Tatra Mountains. Acta Geologica Polonica 27:333-348
- A. Tintori and L. Olivetti. 1988. Paralepidotus ornatus nel Norico della Val Vestino (Magasa, Brescia). Natura Bresciana, Annali del Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia 24:37-45
- O. Rieppel, R. Kindlimann, and H. Bucher. 1996. A new fossil fish fauna from the Middle Triassic (Anisian) of north-western Nevada. In G. Arratia, G. Viohl (eds.), Mesozoic Fishes - Systematics and Paleoecology 501-512
- A. Tintori. 1996. Paralepidotus ornatus (Agassiz 1833-43): A semionotid from the Norian (Late Triassic) of Europe. In G. Arratia & G. Viohl (ed.), Mesozoic Fishes - Systematics and Paleoecology 1:167-179
- P. Godefroit, G. Cuny, D. Delsate and M. Roche. 1998. Late Triassic vertebrates from Syren (Luxembourg). Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie, Abhandlungen 210(3):305-343
- P. Vickers-Rich, T. H. Rich, O. Rieppel, R. A. Thulborn, and H. A. McClure. 1999. A Middle Triassic vertebrate fauna from the Jilh Formation, Saudi Arabia. Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie, Abhandlungen 213:201-232
- A. López-Arbarello. 2012. Phylogenetic interrelationships of ginglymodian fishes (Actinopterygii: Neopterygii). PLoS ONE 7(7):e39370
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Paralepidotus ornatus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Paralepidotus ornatus, su Fossilworks.org.