Parajulis poecilepterus | |
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esemplare giovanile (sopra) e maschio adulto | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Labroidei |
Famiglia | Labridae |
Genere | Parajulis |
Specie | P. poecilepterus |
Nomenclatura binomiale | |
Parajulis poecilepterus (Temminck & Schlegel, 1845) |
Parajulis poecilepterus (Temminck & Schlegel, 1845), unica specie del genere Parajulis, è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].
Habitat e Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]È diffuso nel nord-ovest dell'oceano Pacifico, in particolare lungo le coste della Corea, del Giappone e di Taiwan, ma è comune anche davanti a Hong Kong[3]. Vive in aree con substrato ghiaioso, di solito non molto lontano dalla riva, a profondità non superiori a 30 m[1]. In Giappone si trova soprattutto davanti a Honshū, Shikoku e Kyūshū.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Presenta un corpo compresso lateralmente, abbastanza allungato ma non molto alto, con la testa dal profilo piuttosto appuntito. La pinna dorsale è bassa e lunga, e anche la pinna anale è bassa, ma molto meno lunga. La pinna caudale non è biforcuta. Non supera i 34 cm[3], e gli esemplari che superano i 16 cm sono quasi sicuramente maschi[1].
La livrea varia molto durante la vita del pesce: gli esemplari giovani, che possono essere sia maschi che femmine, hanno generalmente una colorazione poco appariscente, tendente al marrone, più scura sul dorso, e il corpo attraversato da un'ampia fascia nera che parte dal muso, passa dall'occhio e termina sul peduncolo caudale. Le pinne sono dello stesso colore del corpo. Sul ventre sono presenti delle macchie arancioni. Il corpo può, in alcuni casi, avere una colorazione tendente all'azzurro[4].
I maschi adulti, invece, hanno una colorazione tendente al verde scuro, più chiara sul ventre (che può essere giallastro, o , più frequentemente, bianco e verde chiaro), con numerose striature rosse bordate di azzurro sulla testa e diverse macchie dello stesso colore lungo tutto il corpo. Le pinne sono rosse, semitrasparenti. Dietro le pinne pettorali è presente una macchia scura più ampia[1].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Gli esemplari giovani hanno l'abitudine di nuotare in piccoli banchi, assente invece negli adulti, prevalentemente solitari. Inoltre questa specie ha un comportamento non comune tra i labridi: durante l'inverno va in letargo, sotterrandosi nella sabbia[1].
È spesso preda di Fistularia commersonii[5].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Ha una dieta abbastanza varia, prevalentemente carnivora, composta sia da uova di altri pesci, sia soprattutto da varie specie di invertebrati marini come crostacei, sia gamberetti che in particolare anfipodi (Gammaridea e Caprellidea), e molluschi bivalvi e gasteropodi[6].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]È oviparo ed ermafrodita; la fecondazione è esterna[7]. I maschi adulti durante il periodo riproduttivo, diventano territoriali, nuotano attorno alle femmine e tengono spesso le pinne erette; spesso i maschi non dominanti si infiltrano nei territori dove avviene la deposizione delle uova durante la riproduzione. Tra giugno e settembre vengono deposte fino a 1100 uova, che galleggiano e hanno un diametro di circa 0,67-0,72 mm[1].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché è comune, l'unico potenziale pericolo che in futuro potrà minacciarla è la pesca: infatti in Giappone è un pesce cucinato abbastanza frequentemente e a volte catturato anche durante la pesca sportiva[1]. Viene anche allevato per essere mangiato[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) Shea, S., Liu, M. & Craig, MT, Parajulis poecilepterus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) Bailly, N, Parajulis poecilepterus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c (EN) P. poecilepterus, su FishBase. URL consultato il 18 novembre 2013.
- ^ Immagini di P. poecilepterus, su fishbase.org. URL consultato il 18 novembre 2013.
- ^ P. poecilepterus, predatori, su fishbase.org. URL consultato il 18 novembre 2013.
- ^ P. poecilepterus, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 18 novembre 2013.
- ^ Parajulis poecilepterus, riproduzione, su fishbase.org. URL consultato il 18 novembre 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Parajulis poecilepterus
- Wikispecies contiene informazioni su Parajulis poecilepterus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- P. poecilepterus su eol.org, su eol.org. URL consultato il 18 novembre 2013.
- (EN) ITIS Standard Report Page: P. poecilepterus, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 18 novembre 2013.