Paradisea dell'Imperatore Guglielmo | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Passeriformes |
Famiglia | Paradisaeidae |
Genere | Paradisaea |
Specie | P. guilielmi |
Nomenclatura binomiale | |
Paradisaea guilielmi Cabanis, 1888 |
La paradisea dell'Imperatore Guglielmo (Paradisaea guilielmi Cabanis, 1888) è un uccello passeriforme della famiglia Paradisaeidae[2].
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Sia il nome comune che il nome scientifico di questa specie (quella scoperta più di recente nel proprio genere) vennero scelti in omaggio al Kaiser Guglielmo II di Germania.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Misura 31-33 cm di lunghezza, per un peso di 250-265 g[3]: i maschi, a parità d'età, sono più grossi e robusti rispetto alle femmine, anche in virtù delle lunghe penne di fianchi e coda, queste ultime in special modo lunghe all'incirca quanto il corpo[3].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di uccelli nel complesso molto simili alle altre specie di paradisee propriamente dette, dalle quali differiscono per la minore lunghezza delle penne dei fianchi e la maggiore estensione del verde facciale dei maschi.
Il dimorfismo sessuale è ben marcato: le femmine presentano faccia di colore bruno scuro, nuca, collo e spalle bruno-giallastre, ali, dorso e coda di color nocciola e ventre bruno che tende a schiarirsi divenendo grigiastro sul sottocoda. I maschi, invece, possiedono faccia, calotta, gola e petto di colore verde smeraldo, il resto della testa, il collo, le spalle ed i lati del petto giallo zolfo, ali, petto, groppa e coda bruni: le penne dei fianchi sono allungate (anche se meno rispetto ad altre specie congeneri) e dall'aspetto sfilacciato, brune alla base e bianche per tutta la loro lunghezza, mentre le due penne centrali della coda sono anch'esse allungate, ma filiformi e di colore nero. In ambo i sessi le zampe sono giallastre ed il becco è di color acciaio: gli occhi, invece, sono gialli nella femmina e rossi nel maschio.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Questi uccelli hanno abitudini essenzialmente diurne e solitarie: essi tendono a passare la maggior parte della propria vita nella canopia alla ricerca di cibo, pronti a sparire nel folto della vegetazione al minimo accenno di pericolo.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]La dieta di questi animali è principalmente frugivora, comprendendo però anche una buona percentuale di insetti ed altri piccoli invertebrati.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Anche in questa specie vige la poliginia, coi maschi che si esibiscono secondo la formula del lek per conquistare le femmine.
La stagione riproduttiva cade fra settembre e dicembre[3]. I maschi si riuniscono in uno o più alberi vicini, posizionandosi ciascuno su un proprio ramo che viene conservato negli anni ed accuratamente ripulito: da qui, essi si esibiscono in elaborati rituali di corteggiamento dinnanzi alle femmine sopraggiunte per osservarli, rituali che comprendono una serie di movimenti codificati (correre su e giù per il ramo, girare attorno ad esso, rimanervi appesi, tenere posture statiche, convergere verso il centro dell'arena, inchinarsi all'indirizzo della femmina o porsi al suo fianco) eseguiti tenendo le ali aperte e le penne del dorso ben erette, e al contempo emettendo una serie di richiami caratteristici[4].
Le femmine osservano numerosi maschi in più arene, prima di decidere con quale accoppiarsi: dopo l'accoppiamento, esse si allontanano e si occupano in solitudine della costruzione del nido, della cova e delle cure parentali alla prole, mentre i maschi continuano ad esibirsi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La paradisea dell'Imperatore Guglielmo è endemica della Nuova Guinea ed in particolare della fascia costiera della penisola di Huon, nel nord-est dell'isola.
L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle aree di foresta pluviale collinare, anche disturbata, fra i 450 ed i 1350 m di quota[3]: evita le aree antropizzate.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2012, Paradisaea guilielmi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Paradisaeidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 4 aprile 2016.
- ^ a b c d (EN) Emperor Bird-of-paradise (Paradisaea guilielmi), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 4 aprile 2016.
- ^ [1]
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paradisaea guilielmi
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