Parabos | |
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Parte del cranio di Parabos cordieri | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Sottordine | Ruminantia |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Bovinae |
Genere | Parabos |
Parabos è un genere di mammiferi artiodattili estinti, appartenente ai bovidi. Visse tra il Miocene superiore e il Pliocene superiore (circa 6 - 1,8 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale doveva avere un aspetto vagamente simile a quello di uno gnu. Le zampe erano snelle, forti e allungate, ma il corpo era piuttosto massiccio e la testa possedeva due grandi corna dritte rivolte all'indietro, che sporgevano dalla parte posteriore delle orbite. Parabos è considerato il primo bovide ad avere premolari e molari a corona alta (ipsodonti), una caratteristica che svela un adattamento a nutrirsi di piante dure, come l'erba. Le dimensioni di Parabos variavano da specie a specie: alcune, come P. cordieri, erano piuttosto piccole e avevano la taglia di un odierno orice, mentre altre (ad esempio P. boodon) erano più grandi di uno gnu.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Parabos venne istituito nel 1929 da Arambourg e Piveteau, per accogliere la specie Antilope cordieri, un bovide di dimensioni medie tipico del Pliocene europeo. Successivamente al genere Parabos vennero attribuite altre specie, come P. macedoniae, P. soriae e P. athanasiui. La specie P. boodon, di grandi dimensioni, è a volte attribuita al genere affine Alephis. Parabos è considerato il più antico e basale rappresentante della sottofamiglia Bovinae, alla quale appartiene la maggior parte dei bovidi di grandi dimensioni. I fossili di Parabos si rinvengono in numerose zone d'Europa, tra cui Francia, Italia, Ungheria, Moldova, Spagna. Gli esemplari più antichi provengono dal Miocene terminale di Spagna e Italia.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gervais P. 1853. Description des ossements fossiles de mammifères rapportés d'Espagne par MM. de Verneuil, Collomb et de Lorière. Bulletin de la Société géologique de France 2e sér., 10: 147-168, pls 3-6.
- Deperet C. 1890. Les animaux pliocènes du Roussillon. 1ère partie. Mémoires de la Société géologique de France 3: 1-139, 18 pls.
- Cuscalni Politi P (1979) - Cranio di Parabos proveniente dalle formazioni plioceniche di Va1 di Pugna nei pressi di Siena (Toscana). Atti Accad. Fisiocr. Siena, ser. XI! 11: 1-16, Siena.
- Gromolard C. 1980a . Une nouvelle interprétation desgrands Bovidae (Artiodactyla, Mammalia) du Pliocène d'Europe occidentale classés jusqu'à présent dans le genre Parabos :Parabos cordieri (De Christol) emend.,? Parabos boodon (Gervais) et Alephis lyrix n. gen. n. sp. Geobios 13: 767-775.
- Gromolard C. 1980b. Révision du type de l'espèce Parabos ? boodon (Gervais) (Mammalia, Artiodactyla, Bovidae) du gisement Néogène d'Alcoy (Espagne). Bulletin de la Societé linnéenne de Lyon 9: 525-533.
- Gromolard G. & Guérin C. (1980) - Mise au point sur Parabos cordieri (De Christol), un bovidé (Mammalia, Artiodactyla) du Pliocène d'Europe occidentale. Geobios, 13 (5), 471-755
- Gromolard C. 1981. Les grands Bovidae (Mammalia, Artiodactyla) du Pliocène d'Europe occidentale. Biostratigraphie, Paléoneurologie, systématique, évolution, paléoécologie. Thèse, Université Claude Bernard, Lyon, France.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Parabos
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Parabos, su Fossilworks.org.