Paolo Venerosi Pesciolini (Firenze, 27 gennaio 1896 – Londa, 10 novembre 1964) è stato un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia di grandi proprietari terrieri della nobiltà fiorentina, di professione agricoltore, aderì al fascismo dal 1920.
Nel 1927 fu nominato a capo del Gruppo Industriali della Paglia e successivamente, nel 1929, segretario provinciale dell'Artigianato Fiorentino. Fu inoltre podestà a Londa ed a San Godenzo.[1]
Nel 1933, allo scadere del mandato di Giuseppe Della Gherardesca, gli succedette a podestà di Firenze, carica che mantenne fino al 25 luglio 1943[2]. Durante il suo mandato ebbero luogo la visita di Adolf Hitler a Firenze (9 maggio 1938), e il licenziamento di Eugenio Montale dalla direzione del Gabinetto Vieusseux (10 dicembre 1938).
Fu consigliere nazionale alla Camera dei fasci e delle corporazioni dal 23 marzo 1939 al 2 agosto 1943 (XXX legislatura del Regno d'Italia).
Morì a Londa nel 1964.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marco Palla, Firenze nel regime fascista (1929-1934), Firenze, Leo S. Olschki, 1978, pp. 100-102..
- ^ Cinquantamila giorni-Corriere della Sera [collegamento interrotto], su cinquantamila.corriere.it. URL consultato il marzo 2012.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Venerosi Pesciolini, su storia.camera.it, Camera dei deputati.