Pandemia di COVID-19 in Austria epidemia | |
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Contagi ogni 100 000 abitanti Diffusione al 4 febbraio 2021 | |
Patologia | Polmonite di Wuhan |
Luogo | Austria |
Nazione coinvolta | Austria |
Periodo | 25 febbraio 2020 - 5 maggio 2023 |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 5 707 962[2] (1º gennaio 2023) |
Numero di guariti | 5 642 863 (1º gennaio 2023) |
Numero di morti | 21 443 (1º gennaio 2023) |
La pandemia di COVID-19 in Austria inizia il 25 febbraio 2020, con i primi due casi confermati importati dalla Lombardia e curati in un ospedale di Innsbruck.[3][4] Secondo nuovi dati diffusi dalle autorità austriache il 23 giugno 2020, invece, il primo caso nel paese sarebbe stato registrato a Ischgl, in Tirolo, l'8 febbraio.[5]
Il 5 maggio 2023, l'Organizzazione mondiale della sanità dichiara ufficialmente la fine della pandemia[6][7][8][9][10].
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 gennaio 2020, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha confermato che un nuovo coronavirus era la causa di una nuova infezione polmonare che aveva colpito diversi abitanti della città di Wuhan, nella provincia cinese dell'Hubei, il cui caso era stato portato all'attenzione dell'OMS il 31 dicembre 2019.[11][12]
Sebbene nel tempo il tasso di mortalità della COVID-19 si sia rivelato decisamente più basso di quello dell'epidemia di SARS che aveva imperversato nel 2003,[13] la trasmissione del virus SARS-CoV-2, alla base della COVID-19, è risultata essere molto più ampia di quella del precedente virus del 2003, e ha portato a un numero totale di morti molto più elevato.[14]
Diffusione della pandemia
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 febbraio 2020 l'Austria ha confermato i primi due casi di COVID-19, un uomo 24enne e una donna 24enne dalla Lombardia, risultati positivi e curati in un ospedale di Innsbruck, in Tirolo.[3][4]
Al 27 febbraio, un uomo di 72 anni a Vienna era stato per 10 giorni all'ospedale Krankenanstalt Rudolfstiftung con sintomi influenzali prima di essere risultato positivo al SARS-CoV-2. È stato quindi trasferito all'ospedale Kaiser-Franz-Josef.[15][16][17] Un'altra coppia risultata positiva e i loro due figli che mostravano sintomi sono stati ricoverati all'ospedale Kaiser-Franz-Josef. La famiglia era stata in precedenza in vacanza in Lombardia.[15][16] Il 28 febbraio uno dei due figli è risultato positivo. Sono state prese precauzioni al suo liceo, mandando 4 insegnanti e 23 studenti in isolamento a casa.[18]
A partire dal 1º marzo 2020, le autorità in Germania e nei Paesi nordici hanno iniziato a identificare la località sciistica austriaca di Ischgl come uno dei principali focolai del coronavirus. Diverse centinaia di infezioni sono state poi rintracciate nella città, con trasmissioni avvenute dalla fine di febbraio in poi. Dopo aver inizialmente minimizzato i rischi, il 13 marzo le autorità tirolesi hanno messo l'intera città in quarantena.[19]
Il 10 marzo, il governo Kurz II ha annunciato che tutte le università avrebbero chiuso i corsi in presenza entro il 16 marzo. Tutti gli eventi all'aperto con più di 500 persone e quelli al coperto con più di 100 persone sono stati cancellati. A tutti i ragazzi di età superiore ai 14 anni è stato ordinato di rimanere a casa dal 15 marzo, ed ai più piccoli a partire dal 17 marzo e fino al 4 aprile.[20] Sono state stabilite restrizioni ai viaggi per le persone provenienti dall'Italia. Il governo ha chiesto al pubblico in generale di evitare contatti sociali e ha annunciato che sarebbero state presto introdotte ulteriori restrizioni.[21]
Il 12 marzo, l'Austria ha confermato il primo decesso positivo alla COVID-19, un 69enne di Vienna, morto nell'ospedale Kaiser-Franz-Josef.[22]
Entro il 13 marzo, c'erano 422 casi confermati.[23] Ai potenziali infetti da COVID-19 è stato chiesto di non andare in nessun caso da un medico e/o in una clinica per ridurre il rischio di infezione. È stato chiesto loro di chiamare invece il numero sanitario 1450. Il 15 marzo ci sono state circa 70 volte più chiamate al 1450 rispetto alle altre domeniche prima della pandemia.[24]
Il 15 marzo è stato anche annunciato il divieto di raduni pubblici di più di 5 persone e la chiusura dei ristoranti è stata ordinata dal 17 marzo.[25] Inoltre, Günther Platter, il governatore del Tirolo, ha annunciato un lockdown di una settimana per l'intera provincia.[26][27] I residenti in Tirolo dovevano restare nelle loro case tranne che per motivi indispensabili come l'acquisto di cibo o medicine, visitare il medico, ritirare denaro o portare a spasso un cane.[26]
Dal 16 marzo al 20 aprile 2020, a livello nazionale, si poteva uscire di casa solo per attività professionali necessarie, acquisti necessari (generi alimentari o farmaci), assistere altre persone, attività esterne, da soli o in compagnia di persone che vivono nella stessa famiglia.[28]
Il 27 marzo 2020, il ministro federale della sanità Rudolf Anschober ha annunciato che in Austria si prevedeva che il picco della pandemia sarebbe stato raggiunto tra metà aprile e metà maggio 2020.[29] Il 30 marzo, il governo austriaco ha annunciato che tutti coloro che entrano in un negozio devono indossare una mascherina facciale, a partire dal 6 aprile, e che avrebbe condotto test casuali.[30][31]
Dal 1° al 6 aprile, i test casuali sono stati condotti dall'Istituto SORA che ha contattato 2000 candidati selezionati casualmente nelle regioni colpite dal virus, 1544 dei candidati sono stati testati. Sulla base dello studio, la prevalenza dell'infezione nella popolazione non ospedalizzata è stata ricalcolata, ottenendo una stima intorno allo 0,33%.[32][33][34]
Il 14 aprile, indossare maschere facciali è diventato obbligatorio anche sui trasporti pubblici. Allo stesso tempo, negozi al dettaglio e negozi di articoli per la casa di dimensioni inferiori a 400 metri quadrati potrebbero già riaprire.[35] Entro la fine di aprile, i nuovi casi si erano stabilizzati intorno a una media di 20-50 al giorno. Con questo in mente, il 20 aprile il governo ha iniziato ad allentare il blocco.
Il 17 maggio l'Austria non ha segnalato alcun decesso aggiuntivo per COVID-19 nelle ultime 24 ore per la prima volta dal 20 marzo.
A metà agosto i casi hanno ripreso a salire, facendo temere una seconda ondata, dichiarata poi il 13 settembre dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz.[36]
Il 3 ottobre, le nuove infezioni giornaliere hanno superato per la prima volta il migliaio. Il 13 ottobre sono stati annunciati i risultati di un'indagine sul focolaio di Ischgl a marzo, comprese le conclusioni secondo cui la chiusura delle strutture sciistiche era stata più tardiva del previsto e la partenza dei turisti non era stata gestita in modo ordinato. Quando era stato annunciato un blocco completo, migliaia di turisti avevano tentato di andarsene nel giro di poche ore.[37]
Il 17 novembre 2020 è entrato in vigore un secondo lockdown rigido fino al 6 dicembre. L'obiettivo era quello di ridurre significativamente il numero di nuovi casi e alleviare la pressione sugli ospedali.[38] Il 26 dicembre è entrato in vigore un terzo lockdown rigido fino al 24 gennaio 2021. Tra il 7 e il 25 dicembre 2020, le restrizioni sono state leggermente allentate per consentire acquisti natalizi limitati e riunioni familiari limitate durante le vacanze natalizie. L'obiettivo del terzo lockdown rigido era quello di ridurre ulteriormente il numero di nuove infezioni.[39] A gennaio 2021, diverse migliaia di austriaci hanno protestato a Vienna contro le restrizioni.[40]
Andamento dei contagi
[modifica | modifica wikitesto]Casi, guariti e morti complessivi giorno per giorno
[modifica | modifica wikitesto]Stato | Casi totali | Attivi | Pro capite | Ospedalizzati | ICU | Decessi | Guariti |
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Burgenland | 11.095 | 394 | 133 | 44 | 8 | 218 | 10.483 |
Carinzia | 25.866 | 932 | 166 | 87 | 7 | 626 | 24.308 |
Bassa Austria | 64.378 | 3.076 | 182 | 371 | 55 | 1.139 | 60.163 |
Alta Austria | 80.127 | 1.524 | 102 | 195 | 35 | 1.452 | 77.151 |
Salisburghese | 33.981 | 1.584 | 283 | 107 | 19 | 431 | 31.966 |
Stiria | 49.077 | 2.217 | 178 | 238 | 39 | 1.596 | 45.264 |
Tirolo | 45.073 | 1.295 | 170 | 126 | 30 | 540 | 43.238 |
Vorarlberg | 22.598 | 642 | 161 | 51 | 9 | 251 | 21.705 |
Vienna | 82.203 | 2.516 | 131 | 457 | 97 | 1.468 | 78.219 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Numero complessivo di casi confermati e sospetti.
- ^ Coronavirus Update, su worldometers.info.
- ^ a b Coronavirus news: Austria and Croatia report first cases as Tenerife quarantines hotel – live updates | World news | The Guardian, su web.archive.org, 25 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2020).
- ^ a b (DE) ORF at/Agenturen red, Coronavirus: Zwei Fälle in Tirol bestätigt, su news.ORF.at, 25 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) Perktold Renate, Eintragungsfehler: "Patient 0" in Ischgl nun doch schon im Februar, su Tiroler Tageszeitung Online, 23 giugno 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza. La stima: «In 3 anni almeno venti milioni di decessi», su Corriere della Sera, 5 maggio 2023.
- ^ Pandemia Covid, l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, su SkyTG24, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) Covid global health emergency is over, WHO says, su BBC News, 5 maggio 2023.
- ^ (EN) WHO says Covid-19 is no longer a global health emergency, su CNN, 5 maggio 2023.
- ^ L’Oms dichiara finita l’emergenza Covid-19, su Fanpage, 5 maggio 2023.
- ^ NUOVO CORONAVIRUS–CINA (PDF), Ministero della salute, 12 gennaio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2020).
- ^ Novel Coronavirus Information Center, su elsevier.com, Elsevier. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2020).
- ^ Covid-19, Oms: non è mortale come Sars e Mers, su salute.gov.it, Ministero della salute, 18 febbraio 2020. URL consultato il 12 aprile 2020.
- ^ Michael Ryan, Il coronavirus ha ucciso più della Sars. L'Oms: "I contagi in Cina si stanno stabilizzando". E Amazon si ritira dal MWC a Barcellona, in La Repubblica, 9 febbraio 2020. URL consultato l'8 maggio 2020.
- ^ a b (DE) Dritter bestätigter Coronavirus-Fall in Wien - derStandard.at, su DER STANDARD. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ a b (DE) wien ORF at/Agenturen red, Coronavirus: Weitere bestätigte Fälle in Wien, su wien.ORF.at, 27 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Coronavirus: Wiener Patient seit zehn Tagen im Spital, su news.ORF.at, 27 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Infektion in Steiermark: Bereits sieben bestätigte CoV-Fälle, su news.ORF.at, 28 febbraio 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) The Austrian ski town that spread coronavirus across the Continent, su POLITICO, 19 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) Von Sonja Peitler-Hasewend, Michael Jungwirth | 22 48 Uhr, 11 März 2020, Coronavirus: Stufenweise ab Montag: Österreich schließt Schulen, su kleinezeitung.at, 11 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) bock, sita, beide ORF.at/Agenturen, Coronavirus: Starke Einschränkungen beschlossen, su news.ORF.at, 10 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Austria Reports First Death from COVID-19, su Vindobona.org | Vienna International News. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) Neuartiges Coronavirus (2019-nCov), su sozialministerium.at. URL consultato il 4 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2020).
- ^ (DE) marlene.penz, Coronavirus: Kaum Wartezeit bei Gesundheitshotline 1450 in NÖ, su kurier.at, 17 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Austria Bans Public Gatherings of More Than Five People, in Bloomberg.com, 15 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ a b The Latest: Peace Corps evacuating volunteers, suspends ops, su AP NEWS, 15 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) The Associated Press The Associated Press, Updated March 15, 2020, 7:05 a m Email to a Friend Share on Facebook Share on TwitterPrint this Article View Comments, Austria’s Tyrol province orders lockdown - The Boston Globe, su BostonGlobe.com. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Ausgangsbeschränkungen: Was nun erlaubt ist und was nicht, su news.ORF.at, 16 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Anschober: Spitze zwischen „Mitte April und Mitte Mai“, su news.ORF.at, 27 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Maskenpflicht: Regierung verschärft Maßnahmen, su news.ORF.at, 30 marzo 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ COVID-19 Study, su science.apa.at. URL consultato il 4 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2020).
- ^ SORA Studie COVID-19 Prevalence (PDF), su sora.at. URL consultato il 4 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2020).
- ^ COVID-19 Prävalenzstudie, su statistik.at. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ BMBWF Forschungsgruppe, su bmbwf.gv.at. URL consultato il 4 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2020).
- ^ (DE) ORF at/Agenturen red, Neue Verordnungen: Details zu Handelsöffnung und Maskenpflicht, su news.ORF.at, 10 aprile 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ Coronavirus: Kurz, l'Austria è entrata nella seconda ondata - Mondo, su Agenzia ANSA, 13 settembre 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Coronavirus: 'Momentous' errors worsened Austria ski resort outbreak, in BBC News, 13 ottobre 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ thelocal.at, https://www.thelocal.at/20201114/austria-braces-for-hard-lockdown-from-tuesday . URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Europeans face tighter coronavirus restrictions as vaccine rollout begins, su euronews, 26 dicembre 2020. URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ Cristiano Tassinari, Covid: coprifuoco alle 18 in Francia, proteste a Vienna, la Spagna nega un nuovo lockdown, su euronews, 16 gennaio 2021. URL consultato il 4 febbraio 2021.
Voci correlate
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