Palazzo Segni | |
---|---|
Palazzo Reali-Segni | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Coordinate | 43°46′06.01″N 11°14′56.97″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | via Santo Spirito 6 |
Palazzo Segni, o Reali-Segni poi Sannini, è un edificio storico del centro di Firenze, zona Oltrarno, situato in via Santo Spirito 6 angolo via dei Coverelli 9. L'edificio appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1914[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Già appartenente alla famiglia Reali, passò ai Segni, che lo abitò nel Cinquecento e a cui l'edificio deve una certa celebrità, per quanto limitata al ricordo di come in questi ambienti morisse, nel 1558, il celebre storico Bernardo Segni. In seguito fu dei Sannini (da metà Ottocento) e dei Poccianti, attuali proprietari[2].
L'edificio fu restaurato tra 1966 e il 1968, e l'intervento (essenzialmente consistente nel ripristino degli intonaci con calce e grassello e nel consolidamento degli elementi in pietra) premiato dalla Fondazione Giulio Marchi nel 1969[3]. Negli anni Duemila è stato in parte trasformato in residence (Palazzetto Sannini), che risulta chiuso dopo il 2022.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo presenta un prospetto con caratteri propri della tradizione fiorentina rinascimentale e, pur nel rispetto degli stilemi di quel periodo, il fronte si mostra nei modi assunti a seguito di un intervento più tardo, presumibilmente sei/settecentesco. Si sviluppa su cinque assi per tre piani più un mezzanino, quest'ultimo frutto di una soprelevazione, con quelli centrali scanditi orizzontalmente da marcadavanzale su cui si allineano le finestre incorniciate da ghiere in in pietra sbozzata che formano un disegno a raggiera, con punta a "goccia". Al piano terreno è un imponente portone[3].
Negli interni al piano nobile alcune sale presentano volte affrescate[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 254, n. 634;
- Emilio Bacciotti, Firenze illustrata nella sua storia, famiglie, monumenti, arti e scienze dalla sua origine fino ai nostri tempi, 3 voll., Firenze, Stabilimento Tipografico Mariani e Tipografia Cooperativa, 1879-1886, III, 1886, p. 525;
- Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1902, p. 256;
- Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 646;
- Augusto Garneri, Firenze e dintorni: in giro con un artista. Guida ricordo pratica storica critica, Torino et alt., Paravia & C., s.d. ma 1924, p. 299, n. XXXVI;
- Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 646;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, p. 344;
- I restauri premiati dalla Fondazione Giulio Marchi dal 1967 al 1993, a cura di Patrizia Pietrogrande, Firenze, Centro Di per Fondazione Giulio Marchi, 1994, p. 67;
- Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, II, p. 625.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Segni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL)