Palazzo Saporiti | |
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Palazzo Saporiti | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | corso Venezia, 40 |
Coordinate | 45°28′18.64″N 9°12′08.78″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1800-1812 |
Stile | Neoclassico |
Realizzazione | |
Architetto | Giovanni Perego Innocenzo Giusti (firma) |
Appaltatore | Gaetano Belloni |
Committente | Gaetano Belloni |
Palazzo Saporiti, denominato anche Palazzo Rocca-Saporiti, è un edificio storico in stile neoclassico situato nel centro di Milano, in corso di Porta Venezia al civico 40.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo venne commissionato nel 1800 da Gaetano Belloni, un biscazziere arricchitosi grazie all'appalto per la gestione del gioco d'azzardo all'interno del ridotto del Teatro alla Scala. Egli tuttavia, sommerso di debiti a causa della proibizione del gioco d'azzardo una volta terminata la dominazione napoleonica, fu costretto a vendere la dimora ai marchesi Rocca-Saporiti di Genova.
Il palazzo venne edificato all'interno di un progetto di riqualificazione della zona attorno a Porta Orientale, su terreni appartenenti all'ordine dei frati cappuccini, prima della soppressione degli ordini monastici effettuata dall'amministrazione austriaca[1]. Come ricorda una targa di fronte al palazzo, su questi terreni era presente un convento, descritto in un passaggio de I promessi sposi[2].
Il progetto, ultimato nel 1812, porta la firma di Innocenzo Giusti: in realtà fu realizzato da Giovanni Perego, famoso scenografo della Scala, che non essendo architetto di professione non poté apporre la propria firma.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo richiama subito alla mente forme neoclassiche, di ispirazione Palladiana. L'elemento preminente della facciata è il grande colonnato in stile ionico che forma la scenografica loggia a tribuna. Il pian terreno è in bugnato liscio poco accentuato, mentre il portone centrale è sormontato da un elefante araldico. Tra il primo e il secondo piano è inserito un fregio a bassorilievo, raffigurante alcuni episodi della storia di Milano.
A coronare la tribuna troviamo una balaustra che sorregge dieci statue corrispondenti alla parata degli Dei Consenti: statue realizzate da Pompeo Marchesi e Grazioso Rusca[3]. Le statue rappresentano, da sinistra a destra guardando la facciata: Mercurio, Venere, Marte, Giunone, Giove, Apollo, Diana, Bacco, Cerere e Giano.[4]
Degno di nota è il salone da ballo che occupa lo spazio della fronte al piano nobile, adornato con stucchi e affreschi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Palazzo Rocca-Saporiti (PDF), su fondoambiente.it, 28 marzo 2009. URL consultato il 15 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2016).
- ^ "Dove ora sorge quel bel palazzo, con quell'alto loggiato, c'era allora, e c'era ancora non son molt'anni, una piazzetta, e in fondo a quella la chiesa e il convento de' cappuccini, con quattro grand'olmi davanti", da I promessi sposi, cap. XI
- ^ Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi: Porta Orientale, Romana e Ticinese, Libreria Meravigli Editrice, 1993, pg. 37-38.
- ^ XVII giornata FAI di Primavera (PDF), su old.fondoambiente.it. URL consultato il 23 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Saporiti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Saporiti, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.