Palazzo Emanuele Filiberto Di Negro | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Località | Genova |
Indirizzo | Via al Ponte Reale, 2 |
Coordinate | 44°24′33.95″N 8°55′46.59″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Inaugurazione | XVII secolo |
Uso | abitazione/uffici |
Realizzazione | |
Appaltatore | Emanuele Filiberto Di Negro |
Il palazzo Emanuele Filiberto Di Negro è un edificio storico italiano, sito in via al Ponte Reale 2 e affacciato su piazza Caricamento, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango per conto del governo, durante le visite di stato.
L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Costruito nel XVII secolo per Emanuele Filiberto Di Negro con la demolizione delle case medievali dei "De Nigro", che qui possiedono una torre, il palazzo compare per la prima volta nei rolli del 1614 a nome di Pietro Maria Gentile.[2][3][4]
Un altro Pietro Gentile, dopo duecento anni, diviene proprietario del palazzo che, più volte citato nelle guide per la preziosa quadreria con dipinti di Guido Reni, Tiziano Vecellio e Peter Paul Rubens, viene definito da Ratti "di mole ed altezza non ordinaria, e di strututra assai nobile tanto nelle esteriori facciate, quanto nel suo interno".[5]
Le facciate, riccamente decorate con stucchi, si ammirano agevolmente, caso raro a Genova, da ampie prospettive, alla grandiosità esterna rispondono atrio e ninfeo del cortile loggiato e scalone a stucchi.[2]
Nell'ottocento, la realizzazione della "carrettiera Carlo Alberto di Savoia" (oggi via Antonio Gramsci) che altrove ha rimosso le casupole addossate alla Ripa, ha lasciato intatto il prospetto del palazzo, divenuto ormai Hotel Feder, scelto dallo storico tedesco Theodor Mommsen e dallo scrittore statunitense Herman Melville nei loro soggiorni in città.[2]
Restaurato nel secondo novecento, è destinato ad appartamenti e, in parte, a sede di attività commerciali.[2]
Galleria d'immagini
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Palazzo Emenuale Filiberto di Negro
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La facciata del palazzo su via al Ponte Reale
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Targa marmorea a Danieli Ogonello
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L'atrio
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La nicchia posta nell'atrio
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Lo scalone principale
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Lo scalone laterale
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Proposal for the inscription of Genoa Le Strade Nuove and the System of the Palazzi dei Rolli in the Unesco World Heritage List (PDF), vol. 1, Unesco, 2006.
- ^ a b c d Palazzo di Emanuele Filiberto Di Negro, su unesco.comune.genova.it.
- ^ Stefano Bucciero (a cura di), 41. Palazzo Di Negro Emanuele Filiberto, Via al Ponte Reale, 2, su Palazzi dei Rolli.
- ^ 41. Palazzo di Emanuele Filiberto Di Negro, su Genova: le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, Comune di Genova.
- ^ Carlo Giuseppe Ratti, Istruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova, Genova, IvoneGravier, p. 119.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Emanuele Filiberto Di Negro
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su rolliestradenuove.it.
- Palazzo di Emanuele Filiberto Di Negro, su unesco.comune.genova.it.