Palazzata di Simone Gullì | |
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Prospetto marittimo | |
Localizzazione | |
Stato | Regno di Sicilia |
Località | Messina |
Informazioni generali | |
Condizioni | Demolito |
Costruzione | 1622 |
Distruzione | 1783 |
Ricostruzione | 1803 da Giacomo Minutoli |
Piani | quattro |
Realizzazione | |
Architetto | Simone Gullì |
La Palazzata di Simone Gullì è stata una cortina di edifici della città di Messina, in stile barocco, opera dell'architetto Simone Gullì, che venne distrutta dal terremoto del 1783.
Profilo e storia dell'architettura
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1579, la Strada della Marina tracciata sotto il mandato del viceré di Sicilia Marco Antonio Colonna fu ben presto fiancheggiata da una palazzata non perfezionata.[1][2]
Il completamento prospettico degli aggregati di edifici ebbe luogo nel periodo a cavallo tra il 1622 ed il 1624, su incarico del viceré di Sicilia Emanuele Filiberto di Savoia.[1][2] Comprendeva diciotto porte monumentali a due ordini che mettevano in collegamento il fronte della Marina con i quartieri interni della città. La serie di tredici edifici, stilisticamente omogenei erano contraddistinti dalla facciata scandita da quattro ordini di aperture e dalla lunga teoria di finestre e balconi.
L'intera cortina si configurava come un enorme edificio di 267 interassi: nel primo ordine 267 finestre, nel secondo e terzo ordine 267 balconcini sormontati da timpani alternati per serie e sfalsati per livello (ad arco o triangolo), nel quarto ordine 267 piccole finestre rettangolari.
Il complesso delle strutture subì gravissimi danni in seguito alle numerose scosse sismiche note come terremoto della Calabria meridionale del 1783.[1][2]
La Palazzata o Cortina è spesso indicata col termine Teatro Marittimo[3][2] per via del suggestivo e grandioso colpo d'occhio offerto, quale scenografica e colossale quinta, all'osservatore o visitatore proveniente dal mare. Il termine genera spesso confusione per l'esatta localizzazione dei monumenti non più esistenti con la generica indicazione di teatro, luogo proprio adibito a spettacoli, e col Teatro delle Munizioni (ubicato vicino alla Pieve di San Giuliano), sala d'armi della città poi riconvertito ad uso di teatro.[4]
Costituiva l'estremità meridionale della Palazzata o Teatro Marittimo il Palazzo Reale, la cui area è oggi identificabile con le strutture della Dogana o Porto Franco.[3]
Porte monumentali
[modifica | modifica wikitesto]Gli edifici omogenei della Palazzata di Simone Gullì sono stati collegati da porte monumentali a due ordini fiancheggiate da colonne sul classico modello degli archi trionfali romani.
- Porta dell'Assunzione: corrispondente all'asse viario con l'episcopio.
Galleria d'immagini
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Palazzata
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Palazzata
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La Palazzata di Simone Gullì prima del Terremoto del 1783 in un dipinto di Louis François Cassas
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La Palazzata di Simone Gullì prima del Terremoto del 1783 in un dipinto di Abraham Casembroot.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Giuseppe La Farina, pag. 22.
- ^ a b c d De Luca, Mastriani, pp. 140.
- ^ a b Giuseppe La Farina, pag. 24.
- ^ Giuseppe La Farina, pag. 109.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe La Farina, "Messina ed i suoi monumenti", Messina, Stamperia di G. Fiumara, 1840.
- (IT) Ferdinando de Luca, Raffaele Mastriani, "Dizionario corografico universale dell'Italia" - "Regno di Sicilia", Volume IV, Parte II, Milano, Stabilimento di Civelli Giuseppe, 1852.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzata di Giacomo Minutoli 1803
- Palazzata di Giuseppe Samonà 1929 - 1952
- Palazzata di Luigi Borzì, progetto non realizzato
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Palazzata di Simone Gullì