POLARBEAR Experiment | |
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Ente | multiplo |
Stato | Cile |
Localizzazione | Deserto di Atacama, Cile |
Coordinate | 22°57′29.03″S 67°47′10.4″W |
Altitudine | 5 200 m s.l.m. |
Costruito nel | 2010 |
Prima luce nel | 2012 (Cile) |
Caratteristiche tecniche | |
Lunghezza d'onda | 2 mm (microonde) |
Sito ufficiale | |
POLARBEAR è un esperimento situato nel deserto di Atacama nel Cile settentrionale nella regione Antofagasta il cui scopo è la misura della polarizzazione del fondo cosmico a microonde. L'esperimento POLARBEAR è montato sul telescopio Huan Tran Telescope (HTT) all'osservatorio James Ax nella riserva scientifica di Chajnantor. L'HTT è situato vicino all'Atacama Cosmology Telescope sulle pendici del Cerro Toco ad un'altitudine di circa 5200 m.[1][2]
L'esperimento POLARBEAR è stato sviluppato da una collaborazione internazionale che include la Università della California - Berkeley, il Lawrence Berkeley National Laboratory, l'University of Colorado at Boulder, l'Università della California, San Diego, l'Imperial College, ed il Laboratoire Astroparticule et Cosmologie dell'Università di Parigi-Diderot, il KEK (High Energy Accelerator Research Organization), la McGill University e l'Università di Cardiff.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 la strumentazione è stata testata all'osservatorio CARMA (Combined Array for Research in Millimeter-wave Astronomy), in California. Nel settembre 2011 POLARBEAR è stato trasferito nel deserto di Atacama, dove ha visto la prima luce nel gennaio 2012 e ha iniziato a operare ad aprile dello stesso anno.[3]
Nell'ottobre 2014, la collaborazione ha pubblicato una misura dei modi-B lasciati dalle onde gravitazionali nella radiazione cosmica di fondo: secondo la collaborazione POLARBEAR, i modi-B rivelati sono di origine cosmologica con un livello di confidenza del 97.2%.[4] A differenza dell'esperimento BICEP,[5] è da escludere il contributo della polvere cosmica nella misura, poiché POLARBEAR ha osservato il cielo su piccole scale angolari.[6]
Per il 2015 è previsto il primo upgrade dell'esperimento: POLARBEAR2 userà un nuovo rivelatore composto da 7588 bolometri con bande di frequenza a 95 e 150 GHz.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) B. Keating, S. Moyerman, D. Boettger, J. Edwards, G. Fuller, F. Matsuda, N. Miller, H. Paar, G. Rebeiz, I. Schanning, M. Shimon, N. Stebor, K. Arnold, D. Flanigan, W. Holzapfel, J. Howard, Z. Kermish, A. Lee, M. Lungu, M. Myers, H. Nishino, R. O'Brient, E. Quealy, C. Reichardt, P. Richards, C. Shimmin, B. Steinbach, A. Suzuki, O. Zahn e J. Borrill, Ultra High Energy Cosmology with POLARBEAR, vol. 1110, 2011, p. 2101, Bibcode:2011arXiv1110.2101K, arXiv:1110.2101.
- ^ (EN) Adrian T. Lee, Huan Tran, Peter Ade, Kam Arnold, Julian Borrill, Matt A. Dobbs, Josquin Errard, Nils Halverson, William L. Holzapfel, Jacob Howard, Andrew Jaffe, Brian Keating, Zigmund Kermish, Eric Linder, Nathan Miller, Mike Myers, Anastasia Niarchou, Hans Paar, Christian Reichardt, Helmuth Spieler, Bryan Steinbach, Radek Stompor, Carole Tucker, Erin Quealy, Paul L. Richards, Oliver Zahn, Hideo Kodama e Kunihito Ioka, POLARBEAR: Ultra-high Energy Physics with Measurements of CMB Polarization, in AIP Conference Proceedings, vol. 1040, 2008, p. 66, DOI:10.1063/1.2981555.
- ^ (EN) First Light in Chile!, su bolo.berkeley.edu, University of California Berkeley Department of Physics. URL consultato il 24 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014).
- ^ (EN) The Polarbear Collaboration, A Measurement of the Cosmic Microwave Background B-Mode Polarization Power Spectrum at Sub-Degree Scales with POLARBEAR (PDF), The Astrophysical Journal, ottobre 2014, DOI:10.1088/0004-637X/794/2/171.
- ^ Ade, P.A.R. et al (BICEP2 Collaboration), Detection of B-Mode Polarization at Degree Angular Scales by BICEP2 (PDF), in Physical Review Letters, vol. 112, 19 giugno 2014, p. 241101, Bibcode:2014PhRvL.112x1101A, DOI:10.1103/PhysRevLett.112.241101, arXiv:1403.3985. URL consultato il 24 dicembre 2014.
- ^ POLARBEAR cattura modi B dovuti al lensing, su media.inaf.it, media INAF. URL consultato il 24 dicembre 2014.
- ^ POLARBEAR 2, su bolo.berkeley.edu. URL consultato il 24 dicembre 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su POLARBEAR
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su bolo.berkeley.edu.