Il genere Oxynotus è l'unico della famiglia Oxynotidae, ed appartiene all'ordine degli Squaliformes
Areale
[modifica | modifica wikitesto]Abitano le acque poco profonde dell'Oceano Atlantico (incluse quelle del Mar Mediterraneo) e dell'Oceano Pacifico occidentale[1].
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La taglia di questi squali è medio piccola. In base alla specie raggiungono lunghezze massime che vanno da 49 a 120 cm in età adulta. I loro corpi sono appiattiti e dall'alto hanno una forma triangolare. Presentano due ampie pinne dorsali, ognuna con spine appuntite, e con la prima delle due posta sopra la testa e con una base moltoampia che arriva a coprire le aperture branchiali. La loro pelle è molto ruvida e appuntita. A differenza di quanto normalmente succeda negli squali, hanno un organo che consente la bioluminescenza.[1].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il genere contiene 6 specie:
- Oxynotus bruniensis (Ogilby, 1893)
- Oxynotus caribbaeus (Cervigón, 1961)
- Oxynotus centrina (Linnaeus, 1758)
- Oxynotus japonicus (Yano & Murofushi, 1985)
- Oxynotus paradoxus (Frade, 1929)
- Oxynotus salviani (Risso, 1827)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Oxynotidae su FishBase, su fishbase.org. URL consultato il 1º gennaio 2009.
- Nelson, J.S. 2006 Fishes of the world. 4th ed. John Wiley & Sons, Inc. Hoboken, New Jersey, USA. 601 p.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oxynotus
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