Osservatorio astronomico del Celado | |
---|---|
Organizzazione | Unione Astrofili del Tesino e della Valsugana |
Codice | K51 |
Stato | Italia |
Località | Altopiano del Celado |
Altitudine | 1 260 m s.l.m. |
Sito | www.osservatoriodelcelado.net |
Telescopi | |
Akiuz Mattei | riflettore da 80 cm |
L'osservatorio astronomico del Celado è un osservatorio pubblico situato in provincia di Trento, nel comune di Castello Tesino. L'edificio è di proprietà del comune di Castello Tesino e viene gestito dalla locale associazione di astrofili Unione Astrofili del Tesino e della Valsugana (UATV).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione dell'osservatorio venne proposta dall'UATV, fondata nel settembre del 2000, all'amministrazione comunale di Castello Tesino. Ottenuto il finanziamento dei Patti Territoriali, i lavori di costruzione iniziarono nel 2007 e si conclusero nel 2010[1].
Lo strumento principale, un riflettore del diametro di 80 cm, è stato costruito dalla ditta AstroOptik di Philipp Keller ed è tra gli 8 più grandi d'Italia per quanto riguarda gli osservatori pubblici[2]. Il telescopio è dedicato all'astronoma Janet Akyüz Mattei, che è stata per molti anni presidente dell'AAVSO (American Association Variable Stars Observers).
L'osservatorio è stato inaugurato il 20 marzo 2010, alla presenza delle autorità locali e di numerose personalità dell’ambiente astronomico professionale e amatoriale, tra cui il direttore dell'AAVSO Arne Henden e il presidente dell'UAI (Unione Astrofili Italiani) Emilio Sassone Corsi[3].
Attività divulgativa
[modifica | modifica wikitesto]L'associazione UATV, che gestisce la struttura, svolge presso l'osservatorio attività divulgative, organizzando visite guidate su prenotazione, sia notturne che diurne, e corsi di astronomia. Allo scopo di promuovere la conoscenza dell'astronomia nel pubblico, l'UATV collabora con vari enti ed associazioni locali e aderisce ad iniziative internazionali, come l'International Observe the Moon Night (InOMN)[4].
L'osservatorio aderisce ogni anno all'iniziativa nazionale "Occhi su Saturno", che ha lo scopo di promuovere l'osservazione e la conoscenza del pianeta Saturno e del suo sistema di anelli e satelliti, con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, della Società Astronomica Italiana, dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Unione Astrofili Italiani e dell’European Astrosky Network[5].
Strumenti
[modifica | modifica wikitesto]Lo strumento principale, un telescopio riflettore da 800 mm di diametro con lunghezza focale di 3200 mm, è dotato di sei posizioni focali alle quali sono alloggiate:
- una camera CCD per osservazioni a campo profondo con ampiezza 14° x 11°
- uno spettrografo LHires III[6]
- una fotocamera planetaria Imaging Source DKF 31AU03[7]
Attività di ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Dal settembre 2013 l'osservatorio del Celado è sito accreditato dal Minor Planet Center (MPC) allo svolgimento di attività scientifica in campo astrometrico, con codice identificativo K51[8]. La ricerca condotta ha lo scopo di monitorare asteroidi NEO, tra cui quelli di tipo PHA, e comete, effettuando le osservazioni di follow-up necessarie per la conferma della scoperta di nuovi oggetti e misurando la posizione di oggetti già conosciuti. Le osservazioni vengono pubblicate sulle Minor Planet Electric Circulars, conservate nel database del Minor Planet Center e utilizzate dal MPC e da progetti come NEODyS, sponsorizzato dall'ESA, per la determinazione delle orbite[9]. Di particolare interesse sono gli oggetti potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, alla cui conferma l'osservatorio del Celado e altri osservatori non professionisti italiani contribuiscono costantemente[10].
Altre attività di ricerca svolte presso l'osservatorio del Celado riguardano la fotometria di stelle variabili[11][12] e di comete[13].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giancarlo Favero, Storia dell'Osservatorio Astronomico del Celado (PDF), su osservatoriodelcelado.net. URL consultato il 25 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2018).
- ^ La vera foto della “Tesla” in cielo, su giornaletrentino.it.
- ^ UAI, Osservatorio Astronomico del Celado, su uai.it.
- ^ International Observe the Moon Night, su lpi.usra.edu.
- ^ Occhi su Saturno, su occhisusaturno.it.
- ^ specifiche Hires III, su skypoint.it, 17 marzo 2018.
- ^ (EN) Specifiche DFK 31AU03, su theimagingsource.com. URL consultato il 17 marzo 2018.
- ^ IAU Minor Planet Center (a cura di), Lista codici osservatori, su minorplanetcenter.net.
- ^ K51-Osservatorio del Celado, Castello Tesino, su Near Earth Objects - Dynamic Site. URL consultato il 28 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2018).
- ^ UAI, FOLLOW-UP dell’asteroide 2016 AK193 da parte degli osservatori italiani, su uai.it.
- ^ Campestrin Marina, Bernard Martino, Tacchetto Gastone, Favero Giancarlo, La stella B33-1 (IRAS 05383-0228) nella Testa di Cavallo e variabile, in Astronomia. La rivista dell'Unione Astrofili Italiani.
- ^ Campestrin Marina, Ceriani Silvia, Colombo Mattia, Ercole Loris, Favero Giancarlo, Nuova effemeride della prima Cefeide osservata da Edwin P. Hubble in M31, in Astronomia. La rivista dell'Unione Astrofili Italiani, 2011.
- ^ Photometry and imaging of Comet 103P/Hartley in the 2010–2011 apparition, in Icarus, vol. 22, n. 2, 2013, DOI:10.1016/j.icarus.2012.09.004.