L'Ordine della Chiave d'Oro fu un ordine cavalleresco dell'Impero Asburgico.[1]
Gentiluomo e Cavaliere delle Chiavi d'Oro era il titolo che veniva dato in alcune corti, corte imperiale, corte spagnola, corte del re di Napoli, ai ciambellani e gentiluomini di Camera,[2] che ricevevano una o due chiavi d'oro.[3] Sulla chiave erano impresse le iniziali V.R.S., che stavano per Vitae Regis Securitas.
Insigniti notabili
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Barbolani dei Conti di Montauto (circa 1585 – 1641), ammiraglio dei cavalieri di Santo Stefano
- Giovan Battista Belmonti Stivivi (1750-1800), cavaliere dell’Ordine Gerosolimitano e ciambellano dell’Imperatore d’Austria; ambasciatore plenipotenziario della Repubblica Cisalpina presso il Granducato di Toscana.
- Stefano Orsetti,[4] (1688-1720), sergente generale di battaglia e poi maggiore generale nell'esercito di Eugenio di Savoia[5]
- Luigi Pio di Savoia (1674–1755), all'epoca dell'investitura, duca di Nocera, gentiluomo di camera dell'imperatore Carlo VI, colonnello effettivo del nuovo reggimento navale, «sergente generale di battaglia» e membro di diritto del consiglio di guerra.[6]
- Sforza Giuseppe Sforza Cesarini, III principe di Genzano (1705-1744), ambasciatore[7]
- Giambattista Spinola (1615-1704), cardinale, insignito nel 1665[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cristina di Lorena, Lettere alla figlia Caterina de' Medici Gonzaga duchessa di Mantova (1617-1629), a cura di Beatrice Biagioli e Elisabetta Stumpo, Firenze, Firenze University Press, 2015, nota n. 3 p. 246.
- ^ (ES) Diccionario nuevo de las dos lenguas española e inglesa: En quatro tomos....
- ^ Francesco Ceva Grimaldi, Della città di Napoli, Napoli, 1857.
- ^ Convegno di Studi Le dimore di Lucca, Firenze, 2007.
- ^ Eugenio Lazzareschi, ORSETTI, Stefano, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. URL consultato il 1º febbraio 2023.
- ^ Pier Giovanni Baroni, Missione diplomatica presso la Repubblica di Venezia (1732-1743) : Luigi Pio di Savoia, ambasciatore d'Austria, Bologna, Ponte nuovo, 1973, pp. 19-27.
- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Attendolo di Cotignola in Romagna, Torino, 1835.
- ^ I papi della speranza, Roma. 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cristina di Lorena, Lettere alla figlia Caterina de' Medici Gonzaga duchessa di Mantova (1617-1629), Firenze, 2015.