L'onda circumpolare antartica (in inglese Antarctic Circumpolar Wave - ACW) è un'onda accoppiata oceano/atmosfera che circonda l'Oceano Antartico in circa otto anni a una velocità di 6-8 cm/s[1]. Poiché si tratta di un fenomeno d'onda 2 (ci sono due creste e due avvallamenti in un parallelo), in ogni punto fisso dello spazio si osserva un segnale con un periodo di quattro anni[2]. L'onda si muove verso est con le correnti oceaniche.
Storia del concetto
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene l’“onda” venga identificata tramite la temperatura, la pressione atmosferica, il ghiaccio marino e l’altezza dell’oceano, le variazioni sono difficili da vedere nei dati grezzi e devono essere opportunamente lavorati per diventare evidenti. Poiché la registrazione affidabile dei dati dell’Oceano Antartico esiste solo da pochi decenni (dall’inizio degli anni ’80) e l’elaborazione dei dati è necessaria per rivelarne l’esistenza, alcuni climatologi dubitano della reale esistenza dell’onda. Altri ne accettano l’esistenza, ma affermano che la sua forza varia nel corso dei decenni[2].
L'onda è stata scoperta contemporaneamente da White e Peterson e da Jacobs e Mitchell nel 1996. Da allora, le idee sulla struttura delle onde e sui meccanismi di mantenimento sono cambiate e sviluppate: secondo alcuni, ora deve essere considerata parte di un'onda ENSO[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ White & Peterson 1996.
- ^ a b Connolley 2002.
- ^ Connolley 2002, Introduzione.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- W. B. White e R. G. Peterson, An Antarctic circumpolar wave in surface pressure, temperature and sea-ice extent (PDF), in Nature, vol. 380, n. 6576, 1996, pp. 699–702 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
- G. A. Jacobs e J. L. Mitchell, Ocean circulation variations associated with the Antarctic Circumpolar Wave, in Geophysical Research Letters, vol. 23, n. 21, 1996, pp. 2947–50.
- W. M. Connolley, Long-term variation of the Antarctic Circumpolar Wave, in Journal of Geophysical Research, vol. 107, C4, 2002, p. 8076.