Omayra Sánchez (Armero, 28 agosto 1972 – Armero, 16 novembre 1985) è stata una vittima dell'eruzione del vulcano Nevado del Ruiz, la cui eruzione il 13 novembre 1985 ad Armero, in Colombia creò una serie di violenti lahar che distrussero circa 14 città e villaggi ed uccisero circa 30 000 persone[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Intrappolata per tre giorni nell'acqua, fango e altri detriti della propria casa,[2] Omayra catturò l'attenzione dei mass media quando i volontari sul luogo raccontarono della bambina che non erano riusciti a salvare. I filmati di Omayra che parla con i volontari, sorride e gesticola davanti alla telecamera fecero il giro del mondo. Il suo "coraggio e dignità" commossero molti operatori umanitari, che le si riunivano intorno per incoraggiarla e pregare per lei. Dopo sessanta ore di lotta, Omayra soccombette alla gangrena e all'ipotermia. La sua fine sottolineò il fallimento del governo a rispondere prontamente all'emergenza.[3]
Omayra viene ricordata in particolare per una foto scattata prima di morire dal fotoreporter Frank Fournier.[4] Quell'immagine provocò in tutto il mondo polemiche e indignazione contro il governo colombiano, accusato di aver ignorato i segnali di allarme sui rischi di una possibile eruzione del vulcano Nevado del Ruiz.[5][6]
Il racconto De barro estamos hechos di Isabel Allende, contenuto nella raccolta Eva Luna racconta, è proprio basato su questi eventi ed è raccontato dal punto di vista di un uomo presente alla morte di Omayra. La Allende in seguito ha scritto della sua ispirazione per la storia: "I suoi [di Omayra] grandi occhi neri, pieni di rassegnazione e saggezza, ancora mi perseguitano nei miei sogni. Scrivere questa storia non è servito ad esorcizzare il suo fantasma."[7]
Sul luogo in cui sorgeva la città di Armero, è stato creato un memoriale del disastro, in cui un piccolo mausoleo è stato dedicato proprio alla memoria di Omayra.[8] In occasione dei venti anni del disastro alcuni quotidiani e riviste locali hanno commemorato sia l'evento, sia la morte della bambina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rescuers in Colombia refuse to give up hunt for survivors [collegamento interrotto], in Milwaukee Journal, 18 novembre 1985. URL consultato il 24 novembre 2010.
- ^ (EN) Trapped Girl, 13, Dies, in The New York Times, 17 novembre 1985. URL consultato il 31 dicembre 2010.
- ^ (EN) How Volcanoes Work - the Nevado del Ruiz eruption, su geology.sdsu.edu. URL consultato il 17 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2012).
- ^ Contact Press Images 25 Years, su 25 Years, Contact Press Images. URL consultato il 3 agosto 2007.
- ^ Picture power: Tragedy of Omayra Sanchez, in BBC News, 30 settembre 2005. URL consultato il 28 settembre 2010.
- ^ Emma Fielding, Volcano Hell Transcript, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 3 settembre 2008.
- ^ Correas de Zapata and Sayers Peden, p. 76.
- ^ (ES) Omayra Sánchez. Agonía en directo por Frank Fournier, su ibasque.com, Pais Vasco - Ibasque, 22 febbraio 2008. URL consultato il 17 giugno 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- World-Press-Foto des Jahres 1985, fotoreporter Frank Fournier, su contactpressimages.com. URL consultato il 6 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2010).