Lettera 32 prodotto di disegno industriale | |
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Dati generali | |
Anno di progettazione | 1963 |
Progettista | Adriano Menicanti, la carrozzeria è stata creata da Marcello Nizzoli |
Profilo prodotto | |
Tipo di oggetto | macchina da scrivere |
Idea | aggiornare le forme e perfezionare le funzioni della Lettera 22, replicandone il successo |
Concetti | leggerezza, trasportabilità, praticità, affidabilità. |
Produttore | Olivetti |
Prodotto dal | 1963 |
Note | sostituisce la Lettera 22 |
La Lettera 32 è una macchina per scrivere portatile prodotta dalla Olivetti e commercializzata a partire dal 1963. Progettata dall' ingegner Adriano Menicanti, sotto la guida di Natale Cappellaro, la carrozzeria fu opera dell'architetto e designer Marcello Nizzoli e ideata come erede della Lettera 22, la 32 fu molto popolare tra giornalisti e studenti ed ebbe un grande successo commerciale in tutto il mondo.[1][2]
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]Con una dimensione di 35 cm di base per 34 cm di profondità e un'altezza di circa 10 (che divengono circa 12 con la leva dell'interlinea in posizione di lavoro), la Lettera 32 per i canoni dell'epoca era assai adatta al trasporto; anche il peso (di poco più di 5,5 kg) era funzionale in tal senso. La lettera 32 ottenne un enorme successo, più del modello che l'aveva preceduta, e nelle sue varie versioni fu prodotta in Italia a Ivrea, in Messico e in Jugoslavia. La sua base meccanica fu utilizzata per produrre anche i modelli della Olivetti Dora, Olivetti Lettera DL, Olivetti Valentine, ma anche le sorelle Olivetti Lettera 25 e Olivetti Lettera 35.[3]
Meccanica
[modifica | modifica wikitesto]La lettera 32 è una macchina per scrivere con leve di scrittura a pressione. Ogni volta che viene premuto un tasto di scrittura il martelletto corrispondente, tramite il meccanismo cinematico, va a battere sul nastro con inchiostro rosso o nero, dietro al quale sta il foglio di carta sul quale viene così impresso il simbolo corrispondente. Una levetta situata in alto a destra della tastiera può essere usata per controllare la posizione del nastro e selezionare la stampa in colore nero, rosso o senza inchiostro (in caso di copie con la carta carbone o per la preparazione di matrici a inchiostro per il ciclostile). Il nastro si avvolge a ogni pressione dei tasti e cambia automaticamente direzione di avvolgimento quando è terminato in uno dei due rocchetti nei quali è avvolto. Due sensori meccanici posti vicino a ogni rocchetto si spostano quando il nastro si tende (ciò indica che sta finendo) e invertono la sua direzione di avvolgimento.[4]
Tastiera
[modifica | modifica wikitesto]La versione italiana della macchina utilizza il layout QZERTY, anche se sono state prodotte versioni con disposizioni differenti di tasti a seconda della lingua a cui erano rivolte. I tasti alfanumerici sono 43 per un totale di 86 simboli. Oltre a questi, la tastiera include una barra spaziatrice, due tasti per impostare le lettere maiuscole, un tasto di blocco delle maiuscole, una levetta per poter oltrepassare i margini impostati, un tasto per retrocedere di un carattere, una levetta per impostare le tabulazioni e un tasto (rosso) per passare da una tabulazione all'altra.[1]
L'insieme dei caratteri a disposizione ha evidenti mancanze: non è presente il tasto col numero 1 che si ottiene utilizzando la lettera l (elle) minuscola oppure la I (i) maiuscola; allo stesso modo non è presente lo zero, che si ottiene digitando la O (o) maiuscola; mancano inoltre i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella lingua italiana, che andavano sostituite dalle lettere normali seguite dall'apostrofo. Questa tipologia di soluzioni era piuttosto comune nelle macchine per scrivere dell'epoca.
Utilizzatori celebri
[modifica | modifica wikitesto]- Oriana Fallaci, giornalista[5][6]
- Indro Montanelli: uno dei più grandi giornalisti italiani del Novecento, ha scritto una cinquantina di libri e migliaia di articoli usando esclusivamente macchine da scrivere Olivetti, tra cui la Olivetti Lettera 32.
- Cormac McCarthy: scrittore statunitense vincitore del premio Pulitzer nel 2007, ha usato la Olivetti Lettera 32 per oltre 50 anni, scrivendo quasi tutti i suoi libri con questo modello. Nel 2009 ha deciso di venderla all’asta, devolvendo il ricavato in beneficenza, ottenendo circa 254.500 dollari.
- Angela Giussani: ideatrice del personaggio famoso dei fumetti Diabolik, primo fumetto formato tascabile italiano. La Olivetti Lettera 32 è stata utilizzata per redigere i testi delle storie del noto fumetto.
- Antonello Falqui: il re del Varietà televisivo italiano (da "Studio 1" a "Teatro 10", da "Milleluci" a "Il ribaltone") ha scritto i copioni dei suoi celebri spettacoli, proprio con la Olivetti Lettera 32. L'esemplare utilizzato dal regista è stato messo all'asta nel mese di maggio 2024 e acquistato da un dipendente Rai.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b storia della Olivetti, su storiaolivetti.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2011).
- ^ lettera 32 su pagine70.com, su pagine70.com. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
- ^ schede prodotti Olivetti, schede 10, 11 e 12, su espositoluigi.it. URL consultato il 18 dicembre 2011.
- ^ design prodotti Olivetti, su storiaolivetti.it. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ Scrittrici: al Corriere "Lettera 32" di Oriana Fallaci, su adnkronos.com. URL consultato il 31 marzo 2023.
- ^ Macchine da scrivere Olivetti: un ticchettio mai dimenticato, su lifeandpeople.it. URL consultato il 31 marzo 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Olivetti Lettera 32 (manuale breve), Olivetti.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Lettera 32
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