Nicea (greco: Νίκαια, Nikaia; Pella, 335 a.C. circa – 300 a.C. circa) è stata una nobildonna macedone antica. Figlia del reggente di Macedonia Antipatro, fu la prima moglie di Lisimaco, che le dedicò, alla sua morte, la città Nicea in Bitinia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le fonti antiche non ci hanno conservato molte notizie di Nicea (dal greco: Νίκαια, letteralmente "la vittoriosa", da Νίκη, vittoria)[1], figlia di Antipatro, stratego di Macedonia nominato da Alessandro Magno e, alla morte di questi (323 a.C.), confermato nel ruolo dal reggente Perdicca.
Sappiamo da Diodoro Siculo[2] che era stata promessa sposa allo stesso Perdicca, e da Strabone[3] che, dopo la morte di questi, fu invece data in sposa, nel quadro delle alleanze tra diadochi, al satrapo di Tracia Lisimaco.
Non sappiamo con certezza la data della sua morte[1], ma sempre secondo la testimonianza di Strabone[3], Lisimaco, dopo la battaglia di Ipso cambiò il nome della città Antigoneia, da poco fondata da Antigono I Monoftalmo, in Nicea, in onore della moglie defunta[4]. La città conserva tuttora questo nome, pur traslitterato in Iznìk (in greco: εἰς Νίκαια, "a Nicea")[5].
Da Lisimaco, Nicea ebbe i figli Agatocle, Euridice ed Arsinoe I.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Landucci Gattinoni, pag. 105-106.
- ^ Diodoro, Bibliotheca Historica, XVIII 23,3
- ^ a b Strabone, Geografia XII 4,7
- ^ Landucci Gattinoni, pag. 147.
- ^ Antonello Biagini, Storia della Turchia contemporanea, Bompiani, 2002, ISBN 9788845244612.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Fonti secondarie
- Franca Landucci Gattinoni, Lisimaco di Tracia nella prospettiva del primo ellenismo, Milano, Jaca Book, 1992, ISBN 88-16-95090-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Nicea
- Antipatro (generale)
- Lisimaco
- Agatocle (figlio di Lisimaco)
- Euridice (moglie di Antipatro II)
- Arsinoe I
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Articolo su Nicea su Livius.org, su livius.org.