Najiba Ayubi (1968) è una giornalista e attivista afghana per i diritti umani e la libertà di stampa.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ayubi e la sua famiglia si sono trasferiti in Iran nel 1996 durante l'ascesa al potere dei talebani, paese dove ha fondato una scuola per educare gli afghani in Iran. È tornata in Afghanistan nel 2001 per lavorare per Save the Children.[1] In seguito è diventata l'amministratore delegato di The Killid Group, una rete di media senza scopo di lucro. Nonostante le minacce anonime e gli attacchi del governo, Ayubi rifiuta la censura, guidando una squadra di giornalisti che pubblicano argomenti che vanno dalla politica ai diritti delle donne. Ayubi è stata una delle tre donne insignite del Courage in Journalism Award (Premio Coraggio nel giornalismo) nel 2013 [2] e nel 2014 è stata nominata una dei 100 eroi dell'informazione da Reporter senza frontiere.[3] Nominata da Ashraf Ghani alla guida del Ministero degli affari femminili nel 2015, non è stata confermata dall'Assemblea nazionale.[4] Nel 2016 è stata insignita dal presidente Ghani del premio afghano per la cultura Said Jamaludin.[3]
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Courage in Journalism Award (2013)
- Said Jamaludin (2016)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Najiba Ayubi: “You do realise that you are a woman?”, su International Federation for Human Rights, 6 marzo 2014. URL consultato il 28 agosto 2021.
- ^ (EN) Sadaf Shinwari, Female Afghan journalist win ‘Courage in Journalism’ award, su The Khaama Press News Agency, 4 maggio 2013. URL consultato il 28 agosto 2021.
- ^ a b (EN) World Press Freedom Day 2017. Najiba Ayubi, su UNESCO. URL consultato il 28 agosto 2021.
- ^ (EN) Jack Detsch, Afghanistan’s Women Strive for Political Influence, su The Diplomat, 28 febbraio 2015. URL consultato il 28 agosto 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Najiba Ayubi