La stagione 1990-1991 è stata la quarantaquattresima ed ultima edizione del massimo campionato di calcio tedesco orientale, denominato NOFV-Oberliga in seguito alla fusione della federazione calcistica tedesca orientale con la DFB.
Il torneo, disputato a regime professionistico[1], confermava lo stesso formato della stagione precedente (quattordici squadre che si affrontano in un girone all'italiana andata e ritorno), con in più un sistema di promozioni e retrocessioni che avrebbe ripartito le squadre nel nuovo sistema calcistico tedesco unificato[2].
Le prime due classificate avrebbero ottenuto l'ammissione diretta in Fußball-Bundesliga, con la prima che avrebbe ottenuto l'ultimo titolo di Campione della Germania Est.
Le squadre occupanti le posizioni comprese tra la terza e la sesta incluse, si sarebbero qualificate direttamente in 2. Fußball-Bundesliga.
Il gruppo di squadre occupanti i posti compresi tra il settimo e il dodicesimo inclusi, sarebbe stato ripartito in due gironi di play-off includenti anche la prima e la seconda classificata della seconda divisione. Le prime classificate di ciascun gruppo avrebbero ottenuto la qualificazione in seconda divisione, mentre le altre in Oberliga Nordost.
Le ultime due squadre sarebbero state ammesse automaticamente in Oberliga Nordost.
La prima giornata del campionato fu giocata l'11 agosto 1990: dopo un breve predominio del Rot-Weiß Erfurt, unica squadra rimasta a punteggio pieno dopo due turni[8], a partire dal quarto turno l'Hansa Rostock assunse definitivamente il comando solitario della graduatoria[9]. Nelle giornate successive, i cui risultati di alcune gare furono modificati in seguito ad episodi di teppismo sugli spalti[2], gli anseatici presero infatti il largo distanziando un gruppo di numerose squadre che, vicendevolmente, si alternavano al secondo posto. Concluso il girone di andata con quattro punti di vantaggio su Hallescher, Stahl Brandeburgo e Dinamo Dresda[10], l'Hansa Rostock gestì il distacco anche dopo il giro di boa sino ad arrivare, alla vigilia dello scontro diretto con la Dinamo Dresda programmato per il 4 maggio, a +5 dagli avversari[11]. Vincendo per 3-1, gli anseatici si assicurarono con tre giornate di anticipo il titolo e la qualificazione diretta in Bundesliga[12]. La seconda posizione, ultima valida per l'accesso automatico alla massima competizione calcistica tedesca, fu occupata dalla Dinamo Dresda che nelle ultime giornate dovette fronteggiare la concorrenza del Rot-Weiß Erfurt cui rimase la consolazione di qualificarsi in Coppa UEFA.
Per quanto riguarda le posizioni valide per l'accesso diretto in Zweite Bundesliga, il Carl Zeiss Jena evitò i playoff promozione/retrocessione grazie alla miglior differenza reti rispetto al Lokomotive Lipsia. La stessa discriminante era risultata, peraltro, decisiva per stabilire l'ultimo posto in zona UEFA con l'Hallescher che poté usufruire di una posizione lasciata vacante a causa della squalifica della Dinamo Dresda. Con una giornata di anticipo furono inoltre decisi i verdetti a fondo classifica, con Viktoria Francoforte sull'Oder ed Energie Cottbus (quest'ultimo calato alla distanza dopo un buon avvio) che ottennero l'accesso automatico nella Oberliga Nordost[13].
^L'incontro fu sospeso dopo 83 minuti di gioco a causa di intemperanze sugli spalti. Il Carl Zeiss Jena, che prima dell'interruzione della gara conduceva per 1-0, ottenne la vittoria a tavolino per 2-0.