Il NASA Cold Stowage è un'infrastruttura per la conservazione a basse temperature utilizzata a bordo della Stazione spaziale internazionale (ISS) per supportare lo stoccaggio e il trasporto di campioni scientifici da e verso l'orbita. L'infrastruttura è costituita da numerosi dispositivi, elettronici e non, che sono in grado di mantenere il proprio contenuto in condizioni termiche controllate, fondamentali per preservare esperimenti biologici, chimici e fisici che richiedono temperature specifiche durante la loro permanenza nello spazio. Il Cold Stowage è stato sviluppato dal Johnson Space Center (JSC) in collaborazione con Jacobs Technology e l'Università dell'Alabama a Birmingham (UAB) per offrire ambienti a temperatura controllata, tra cui congelatori, refrigeratori e incubatori, in cui mantenere i campioni a temperatura stabile tra i -160°C e i +48°C durante l'ascesa, le operazioni in orbita e il ritorno sulla Terra.[1]
Hardware
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema si suddivide in hardware attivo (dispositivi elettronici) e hardware passivo (borse frigorifere).[1]
Hardware attivo
[modifica | modifica wikitesto]Per la cambusa
[modifica | modifica wikitesto]Hardware passivo
[modifica | modifica wikitesto]- Double Coldbag
- Mini Coldbag
- Ice Bricks
Galleria
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Shane Kimbrough inserisce dei campioni nel MELFI di Destiny
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Tracy Dyson vicino a un MERLIN
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Koichi Wakata vicino a un Glacier nel Middeck di uno Shuttle
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) NASA Cold Stowage (PDF), su nasa.gov, NASA. URL consultato il 2 novembre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) NASA Cold Stowage (PDF), su nasa.gov. URL consultato il 20 ottobre 2024.