Vespertilio di Monticelli | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Myotis |
Specie | M.oxygnathus |
Nomenclatura binomiale | |
Myotis oxygnathus Monticelli, 1885 | |
Areale | |
Il vespertilio di Monticelli (Myotis oxygnathus Monticelli, 1885) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso in Europa.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 58 e 70 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 52 e 59 mm, la lunghezza della coda tra 43 e 59 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 17 mm, la lunghezza delle orecchie tra 19 e 24 mm, e un peso fino a 30 g.[2]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta. Le parti dorsali sono grigio-brunastre con la base dei peli grigia, mentre le parti ventrali sono bianche con le punte dei peli grigie. Una macchia biancastra è presente sopra la fronte tra le orecchie. Il muso è stretto e appuntito. Le orecchie sono lunghe e strette, con 5-6 pliche longitudinali sulla superficie interna e con un piccolo lobo rotondo alla base del margine esterno. Il trago è sottile e lanceolato. Le ali sono attaccate posteriormente sulle caviglie. I piedi sono grandi. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il calcar è lungo e privo di carenatura. Il cranio è lungo e stretto, con una cresta sagittale ben sviluppata. Il primo e secondo premolare superiore sono disposti lungo la linea alveolare. Il cariotipo è 2n=44 FNa=52.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia all'interno di grotte al sud del suo areale mentre preferisce i sottotetti di grossi edifici al nord. Forma grandi colonie, che durante i periodi riproduttivi possono raggiungere i 5.000 individui. Durante i periodi più freddi entra in ibernazione in siti sotterranei, talvolta in piccoli gruppi, con temperature tra 4 e 14 °C. È una specie occasionalmente migratoria con spostamenti fino a 488 km.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti catturati in zone riccamente erbose, con preferenze stagionali, tettigonidi in tarda primavera e in autunno, coleotteri melolontini in primavera, quando i primi sono scarsi.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Gli accoppiamenti di solito avvengono in autunno e si prolungano fino alla primavera successiva. L'aspettativa di vita può raggiungere i 30 anni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Europa centrale e meridionale, dal Portogallo, Spagna, Francia centrale e meridionale, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca sud-orientale, Slovacchia, Ungheria, Polonia meridionale, Ucraina occidentale, Romania, Moldavia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Albania, Grecia, isola di Creta, Bulgaria, Turchia europea e fino all'Anatolia occidentale. In Italia è diffusa su tutta la penisola, inclusa la Sicilia ma non la Sardegna dove invece è presente la specie affine Myotis punicus.
Vive in ambienti boscosi o carsici, parchi e zone urbane fino a 2.100 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente descritta come sottospecie europea di Myotis blythii, è stata nel 2001 elevata al rango di specie in base a criteri molecolari.[3]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie viene considerata dalla IUCN come sottospecie europea di Myotis blythii e pertanto con i suoi stessi criteri di conservazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis oxygnathus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Aulagnier & Al., 2011.
- ^ Ruedi & Mayer, 2001, Molecular systematics of bats of the genus Myotis (Vespertilionidae) suggests deterministic ecomorphological convergences. (PDF), in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 21, n. 3, 2001, pp. 436-438.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Spagnesi & Anna Maria De Marinis, Mammiferi d'Italia (PDF), in Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio, vol. 14, 2002 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).
- Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Myotis oxygnathus
- Wikispecies contiene informazioni su Myotis oxygnathus