Ministero per la ricostruzione delle terre liberate dal nemico | |
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Stato | Italia |
Tipo | Dicastero |
Istituito | 19 gennaio 1919(I) 21 giugno 1945(II) |
da | Governo Orlando(I) Governo Parri(II) |
Operativo dal | 19 gennaio 1919 - 1º marzo 1923 21 giugno 1945 - 22 dicembre 1945 |
Soppresso | 1º marzo 1923(I) 22 dicembre 1945(II) |
da | Governo Mussolini(I) Governo De Gasperi I(II) |
Sede | Villa Manfrin detta Margherita |
Il Ministero per la ricostruzione delle terre liberate dal nemico fu un ministero del Regno d'Italia, istituito per coordinare i vari interventi nelle zone colpite dalla prima guerra mondiale.
Erano denominate Terre liberate le province del Veneto e del Friuli, occupate dagli Austriaci o che si erano trovate sulla linea dei combattimenti durante la guerra e i territori annessi con la Conferenza di pace di Parigi e dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye che erano il Trentino-Alto Adige e alcuni territori limitrofi[1], la Venezia Giulia e alcune zone della provincia di Udine, la città di Zara e le isole di Lagosta, Cazza e Pelagosa in Dalmazia.
Fu ri-istituito come Ministero per la ricostruzione, al termine della seconda guerra mondiale dal giugno al dicembre 1945.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu istituito come Ministero per le terre liberate dal nemico il 19 gennaio 1919, con sede a Treviso a Villa Manfrin detta Margherita[2], dal Governo Orlando con Regio Decreto 41/1919, in sostituzione dell'Alto Commissariato per i Profughi di Guerra.[3]
Aveva il compito di dirigere e coordinare le attività di tutte le amministrazioni pubbliche dei territori annessi all'Italia dopo la prima guerra mondiale riguardo alla ricostruzione del sistema economico e produttivo[4]. Inoltre gli viene assegnato il compito di provvedere alla soluzione del problema dei 630.000 profughi di guerra[5] emigrati dalle aree coinvolte dal conflitto, fornendo loro assistenza economica e sistemazioni di fortuna presso padiglioni Docker. Questa attività, a partire dal 1º agosto 1920, è stata affidata alle Congregazioni di carità e ad istituzioni territoriali di beneficenza[6].
Successivamente sarà l'organo preposto al risarcimento dei danni di guerra subiti dai cittadini dei territori acquisiti ed alla ricostruzione/riparazione delle opere pubbliche. Inoltre provvederà al trasferimento ed alla collocazione di impiegati e funzionari statali provenienti da altre parti d'Italia (o richiamati appositamente in servizio) presso i costituendi enti pubblici dei territori conquistati, afflitte da carenza di personale tecnico-amministrativo. Infine, dovrà introdurre l'uso della lingua italiana nella stesura e nella redazione di tutti gli atti pubblici[7].
Il Ministero per le terre liberate dal nemico fu soppresso con regio decreto 25 febbraio 1923, n. 391, pubblicato in Gazzetta il 1º marzo, e le sue funzioni furono rispettivamente devolute alle amministrazioni competenti.
Fu reistituito come Ministero per la ricostruzione al termine della seconda guerra mondiale con decreto luogotenenziale del 21 giugno 1945, n. 378, con il governo Parri, ministro Bartolomeo Meuccio Ruini. Tra i compiti quelli di studiare i problemi della ricostruzione economica del Paese, e coordinare le attività rivolte agli scopi della ricostruzione[8].
Nel seguente governo De Gasperi I venne soppresso con decreto luogotenenziale 22 dicembre 1945 n.826 e il ministro Ugo La Malfa, cessò dalla carica il 22 dicembre 1945.
Lista dei ministri
[modifica | modifica wikitesto]Primo dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Partito | Governo | Mandato | Leg. | |||
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Inizio | Fine | ||||||
Antonio Fradeletto (1858-1930) |
Partito Radicale Italiano | Orlando | 19 gennaio 1919 | 23 giugno 1919 | XXIV | ||
Cesare Nava (1861-1933) |
Partito Popolare Italiano | Nitti I | 23 giugno 1919 | 14 marzo 1920 | XXV | ||
Giovanni Raineri (1858-1944) |
Liberali | 14 marzo 1920 | 21 maggio 1920 | ||||
Alberto La Pegna (1873-?) |
Partito Radicale Italiano | Nitti II | 22 maggio 1920 | 15 giugno 1920 | |||
Giovanni Raineri (1858-1944) |
Liberali | Giolitti V | 15 giugno 1920 | 4 luglio 1921 | |||
Giovanni Raineri (1858-1944) |
Bonomi I | 4 luglio 1921 | 26 febbraio 1922 | XXVI | |||
Luigi Facta ad interim (1861-1930) |
Partito Liberale Italiano | Facta I | 26 febbraio 1922 | 14 marzo 1922 | |||
Maggiorino Ferraris (1856-1929) |
14 marzo 1922 | 1º agosto 1922 | |||||
Vito Luciani (1859-1951) |
Facta II | 1º agosto 1922 | 31 ottobre 1922 | ||||
Giovanni Giuriati (1876-1970) |
Partito Nazionale Fascista | Mussolini | 31 ottobre 1922 | 1º marzo 1923 |
Secondo dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Partito | Governo | Mandato | Leg. | |||
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Inizio | Fine | ||||||
Meuccio Ruini (1877-1970) |
Partito Democratico del Lavoro | Parri | 21 giugno 1945 | 8 dicembre 1945 | Consulta nazionale | ||
Ugo La Malfa (1903-1979) |
Partito d'Azione | De Gasperi I | 8 dicembre 1945 | 22 dicembre 1945 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Quattro comuni del Veneto e due in Lombardia
- ^ TREVISO - il Ministero delle Terre Liberate
- ^ R.D. 19 gennaio 1919 n. 41, col quale per la durata della guerra e fino ad un anno dopo la pubblicazione della pace, è istituito il Ministero per le terre liberate dal nemico (Leggi e Decreti, 1919, pp. 85-86)., su prassi.cnr.it. URL consultato il 25 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ maas.ccr.it
- ^ Camillo Pavan, Navigare sul Po: Storia di una famiglia di barcari, Camillo Pavan, 24 febbraio 2006. URL consultato il 13 agosto 2023.
- ^ cimeetrincee.it
- ^ ssai.interno.it
- ^ DECRETO LUOGOTENENZIALE 12 luglio 1945, n. 432 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 13 agosto 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Toth, L'introduzione dell'amministrazione italiana nelle terre di confine (1918-1928). Dai governatori militari ai commissari civili: l'esperienza dei comuni di Trento e Trieste, Roma, 1998.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Regio Decreto n. 41 del 19 gennaio 1919
- Archivio centrale dello Stato, su search.acs.beniculturali.it.
- Bollettino ufficiale del Ministero per le terre liberate dal nemico.