Ratto dalla pelliccia soffice Burmese | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Millardia |
Specie | M.kathleenae |
Nomenclatura binomiale | |
Millardia kathleenae Thomas, 1914 |
Il ratto dalla pelliccia soffice Burmese (Millardia kathleenae Thomas, 1914) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nel Myanmar.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 130 e 165 mm, la lunghezza della coda tra 120 e 155 mm, la lunghezza del piede tra 25 e 30 mm e la lunghezza delle orecchie tra 20 e 23 mm.[3]
Le parti superiori sono color sabbia con dei riflessi rossicci, più brillanti lungo i fianchi ed intorno agli occhi. Le orecchie sono grandi e grigiastre. Le parti inferiori sono bianco-grigiastre, con la base dei peli color ardesia. Le zampe sono bianche. Sono presenti solo 4 cuscinetti suotto la pianta dei piedi. La coda è di lunghezza variabile, finemente ricoperta di piccoli peli, bruno-grigiastra sopra e bianca sotto ed in punta e con 12 anelli di scaglie per centimetro. Le femmine hanno 2 paia di mammelle inguinali.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie notturna e fossoria.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nel Myanmar centrale.
Vive in zone di boscaglia su terreni sabbiosi degradate.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato che questa specie è localmente comune e abbondante e presente in ambienti molto degradati del Myanmar centrale, classifica M.kathleenae come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Aplin, K. 2008, Millardia kathleenae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Millardia kathleenae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Millardia kathleenae