Mikhail Rizzi patriarca della Chiesa maronita | |
---|---|
Incarichi ricoperti | Patriarca di Antiochia dei Maroniti (1567-1581) |
Nato | XVI secolo |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Consacrato vescovo | in data sconosciuta |
Elevato patriarca | 29 marzo 1567 (eletto) 1º agosto 1579 (confermato) |
Deceduto | 21 settembre 1581 |
Mikhail Rizzi (XVI secolo – Qannubin, 21 settembre 1581) è stato un patriarca cattolico libanese, che ha ricoperto la carica di patriarca della Chiesa maronita tra il 1567 e il 1581.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Alla morte del patriarca Moussa Akari, il Santo Sinodo dei vescovi della Chiesa maronita elesse come suo successore l'eremita Mikhail Rizzi,[1] il 29 marzo 1567.[2] La conferma pontificia di quest'elezione avvenne solamente nel 1579, con due bolle di papa Gregorio XIII, la Cum postquam del 1º agosto e la Romani Pontificis del 18 settembre.[1]
Il ritardo della conferma pontificia fu dovuto in particolare ad accuse di eterodossia, rivolte da ambienti della Curia romana alla Chiesa maronita. Per questo motivo il papa indisse un'inchiesta, che si protrasse per diversi anni e solo nel 1577 i risultati dell'indagine furono portati a Roma. Fu riconosciuta l'ortodossia del patriarca Mikhail, a cui il papa concesse il pallio.[1]
Durante il patriarcato di Mikhail Rizzi si svolsero due legazioni pontificie in Libano, affidate a religiosi gesuiti. La prima ambasciata (1578-1579) fu guidata dai preti Eliano e Raggio, ed aveva come scopo quello di visitare la Chiesa maronita e cercare di portare al cattolicesimo le Chiese cristiane ortodosse della regione. Fu in quest'occasione che venne consegnato il pallio al patriarca.[1] La seconda ambasciata (1580-1582), guidata dai padri Eliano e Giovan Battista Bruno, aveva come scopo quello di uniformare certe usanze e tradizioni maronite con quelle della Chiesa latina. Per questo motivo fu indetto un sinodo nel monastero di Qannubin, luogo di residenza dei patriarchi maroniti, nel mese di agosto del 1580.[3][4]
Il patriarca morì il 21 settembre 1581; fu il legato Eliano ad amministrargli l'estrema unzione.[5] Una settimana dopo i vescovi maroniti elessero il suo successore, il fratello del defunto, Sarkis Rizzi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (FR) Dib, Dictionnaire de Théologie Catholique, X/2, col. 60.
- ^ (EN) Patriarch Mikhail Rizzi el-Bkoufani †, su catholic-hierarchy.org. URL consultato l'8 agosto 2024.
- ^ (FR) Dib, Dictionnaire de Théologie Catholique, X/2, coll. 60-61.
- ^ (FR) Pierre Dib, Les conciles de l'Église maronite (de 1557 à 1644), Revue des sciences religieuses, IV, 1924, pp. 216-219.
- ^ (FR) Dib, Dictionnaire de Théologie Catholique, X/2, col. 61.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Pierre Dib, v. Maronite (Eglise), «Dictionnaire de Théologie Catholique», Tome Dixième, première partie, Paris 1928, coll. 60-61
- (LA, AR) Joseph Simon Assemani, Series chronologica Patriarcharum Antiochiae, Roma 1881, p. 39
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Mikhail Rizzi, in Catholic Hierarchy.