Michele Papandrea | |
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Sindaco di Nuoro | |
Durata mandato | giugno 1914 – luglio 1915 |
Predecessore | Michele Dau |
Successore | Salvatore Manca |
Michele Papandrea (Nuoro, 15 settembre 1881 – Col d'Echele, 28 gennaio 1918) è stato un politico e militare italiano caduto nella battaglia dei Tre Monti.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Michele Fortunato Felice Papandrea noto Felezze,[1] nacque da Giuseppe (guardia carceraria, originario della Calabria) e da Litterina Livolsi [2]. Amico di Attilio Deffenu e di Sebastiano Satta[2].Uomo di indole antimilitarista[3] e pacifista[4], fu poeta e autore di un'opera in rima:
«Nel caso di legittima difesa
È lecito ad ognun l'armi imparare;
Con fiamma d'amor patrio sempre accesa
Noi pure la sapremmo all'uopo usare
Pur denigrando qualsivoglia impresa
Mossa dalla smargiassa militare,
Perché dai ben pensanti è stato scritto
Che la guerra voluta è un gran delitto.»[5]
Fu eletto sindaco di Nuoro alle elezioni amministrative del 1914. Durante il suo mandato, concluse l'accordo con Franceschino Guiso Gallisai[6] per la fornitura dell'energia elettrica che permise l'accensione dell'illuminazione pubblica della città (1 maggio 1915).[7]
Il 22 maggio 1915 risultò chiamato alle armi, ma venne dispensato in virtù della carica di sindaco. Due mesi dopo, il 10 luglio, volontariamente rinunciò alla dispensa e si arruolò nell'esercito.[8] Sottotenente del 152º Reggimento di Fanteria "Sassari" della Brigata Sassari, morì in combattimento nella prima Battaglia dei Tre Monti, a Col d'Echele, dove fu sepolto.[1][9]
La casa di famiglia, di inizio Ottocento[10], conosciuta col nome di Casa Papandrea, situata in via Brofferio, nel centro storico di Nuoro, a seguito di un accurato restauro filologico, ha trovato una destinazione museale chiamata Spazio Ilisso.[11]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Per il valore dimostrato in battaglia gli fu conferito il diploma d'onore alla memoria[12] e la medaglia d'argento al valor militare[13] con la seguente motivazione:
"Con altissimo sentimento del dovere, preparava i suoi uomini riuscendo a trasfondere tutta la sua fede e il suo entusiasmo. Al momento dell'assalto, trascinando ed incitando i dipendenti, giungeva primo alla posizione, affrontando risolutamente i difensori che catturava. Incontrava poi morte gloriosa. Col d'Echele, 28 gennaio 1918"[14]
- Il suo nome è presente nella lapide situata sulla facciata della costruzione che ospita La Guardia di Finanza di Nuoro (edificio storico, ex "Casa del Fascio")[3] Archiviato il 6 novembre 2020 in Internet Archive. assieme agli altri 136 nuoresi caduti nella Prima Guerra Mondiale.
- Nel centro di Nuoro gli è stata intitolata una via.
- Nel 2016 il Comune di Nuoro ha promosso un convegno per rinverdirne la memoria.[15]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Francesco Cucca, Lettere Ad Attilio Deffenu (1907-1917) (PDF), su filologiasarda.eu, p. 6 (nota 5). URL consultato il 1º giugno 2018.
- ^ La guerra di Michele Papandrea, su lanuovasardegna.it.
- ^ Michele Papandrea, Il militar sistema!!! quadretti e scenette della mia vita militare: classe 1881, anni 1902-1903, Nuoro, pubblicato in proprio, 1904. URL consultato il 1º giugno 2018.
- ^ Redazione, Con un convegno Nuoro ricorda il suo sindaco soldato "romantico e pacifista" - Cronache Nuoresi, in Cronache Nuoresi, 11 febbraio 2016. URL consultato il 1º giugno 2018.
- ^ «Il militar sistema», pag. 69 - Cit. [1]
- ^ I signori delle industrie che hanno portato la luce, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 21 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2021).
- ^ Quando la Sardegna vide la luce, ma poi l'energia fu affare di Stato, su L'Unione Sarda.it, 26 giugno 2020. URL consultato il 21 gennaio 2021.
- ^ Pietro Rudellat, Ricordo di Michele Papandrea, il sindaco eroe della Grande Guerra - La Nuova Sardegna, in Archivio - La Nuova Sardegna, 11 febbraio 2016. URL consultato il 1º giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2018).
- ^ Atto di morte n° 2, serie C del 1918. Da «Michele e gli altri» di Marina Moncelsi
- ^ SPAZIO ILISSO. Arte Archivi Museo, su Archilovers. URL consultato il 28 ottobre 2020.
- ^ Andrea Tramonte, Un nuovo museo nel centro di Nuoro. Arte e fotografia, ecco lo Spazio Ilisso, su Sardiniapost.it, 13 luglio 2019. URL consultato il 24 luglio 2020.
- ^ Archivio Storico Comunale "Salvatore Satta" - Nuoro, su archiviostorico.nuoro.taulara.net, cercare "Papandrea". URL consultato il 1º giugno 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2019).
- ^ Albo d'oro
- ^ R.D. del 14-09-1919 - B.U. 1919, p. 5380
- ^ Convegno in memoria di Michele Papandrea sindaco soldato [collegamento interrotto], su Comune di Nuoro. URL consultato il 1º giugno 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Leonardo Motzo, Il cinquantenario della dichiarazione di guerra 1915/18 e la rievocazione di Michele Papandrea e Attilio Deffenu, caduti nella "Sassari", Gallizzi, 1966. URL consultato il 1º giugno 2018.
- Francesco Cucca, Lettere ad Attilio Deffenu, 1907-1917, a cura di Simona Pilia, Centro studi filologici sardi, 2005, ISBN 9788884673213. URL consultato il 1º giugno 2018.
- Marina Moncelsi, Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti nuoresi della Grande Guerra. Aispa Edizioni, ISBN 9788898692590.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- NUORO TELESARDEGNA, Convegno su Michele Papandrea 12-02-16, 15 febbraio 2016. URL consultato il 1º giugno 2018.