La metropolia di Zichni e Nevrokopi (in greco: Ιερά Μητρόπολις Ζιχνών και Νευροκοπίου; Ierá Mitrópolis Zichnón kai Nevrokopíou) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia.
Dal 16 maggio 2003 il metropolita è Ieroteo, al secolo Demetrio Tsoliakos.[1]
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La metropolia si estende nella parte settentrionale della Grecia al confine con la Bulgaria e comprende parti delle unità periferiche di Serres e Drama.
Sede metropolitana è la città di Nea Zichni, dove si trova la cattedrale di San Giorgio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'odierna metropolia è erede di due antiche diocesi di epoca bizantina. La diocesi di Zichni, già suffraganea della metropolia di Serre, fu in seguito elevata al rango di arcidiocesi autocefala e poi, nel 1329, di sede metropolitana, come attestato dalle Notitiae episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli.[2] Nevrokopi si riferisce invece all'antica arcidiocesi di Nicopoli al Nesto, identificata con Nevrokop (oggi Goce Delčev) in Bulgaria,[3] attestata per la prima volta con un suo vescovo nell'VIII secolo.[4]
Nel 1655, per decisione del patriarca Joannicus II di Costantinopoli, le due sedi di Zichni e Nevrokopi furono unite, ma qualche anno dopo, nel 1663, la metropolia di Zichni e Nevrokopi fu soppressa e il suo territorio annesso a quello della metropolia di Drama.[5]
Il 9 ottobre 1924, per decisione del patriarca Gregorio VII di Costantinopoli, fu ristabilita la metropolia di Zichni, che fu affidata a Alessandro Dilanas, già metropolita di Pergamo e Adramittio il quale, a causa della cosiddetta catastrofe dell'Asia Minore, aveva dovuto fuggire dalla sua sede in Turchia.[6]
Nel 1928 la sede di Zichni e tutte le altre diocesi del patriarcato di Costantinopoli in territorio greco liberate dall'occupazione ottomana nel 1912, furono affidate, tramite un accordo tra le parti, alle cure della Chiesa di Grecia.[7]
Nel 1958 fu annessa alla metropolia anche la parte rimasta in Grecia dell'eparchia di Nevrokop, che era stata restaurata dal patriarcato di Costantinopoli nel 1882,[8] ma che poi era passata alla Chiesa ortodossa bulgara nel 1894. Da questo momento la metropolia ha assunto il nome attuale.[6]
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Dilanás † (9 ottobre 1924 - febbraio 1943 eletto metropolita di Veria)
- Cirillo Karmpaliótis † (15 aprile 1943 - 25 settembre 1951 eletto metropolita di Tessalotide)
- Agatangelo Tsaoúsis † (1951 - 3 gennaio 1965 deceduto)
- Nicodemo Vallindrás † (22 novembre 1965 - 22 maggio 1974 eletto metropolita di Patrasso)
- Spiridone Kyvétos † (27 maggio 1974 - 1º maggio 2003 dimesso)
- Ieroteo Tsoliakos, dal 16 maggio 2003
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EL) Ο Σεβασμιώτατος Μητροπολίτης Νευροκοπίου και Ζιχνών κύριος Ιερόθεος, su users.sch.gr. URL consultato il 6 gennaio 2025.
- ^ (FR, EL) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae: texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 518.
- ^ (DE) Tabula Imperii Byzantini, Thrakien (Thrake, Rodope und Haimimontos), von Peter Soustal, Wien, 1991, pp. 376-377.
- ^ (DE) Ioannes, «Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit», edizione online, nº 3078.
- ^ Di questo periodo sono noti due soli metropoliti, Macario (luglio-novembre 1655) e Cosma (da novembre 1655).
- ^ a b (EL) Kυριάκος Παπακυριάκος, Η Ιστορία της Ι. Μ. Αγίας Τριάδος Τούμπας Σερρών, Σέρρες, 2011, p. 30.
- ^ (EL) Πατριαρχική και Συνοδική Πράξις. Περί της διοικήσεως των Μητροπόλεων των Νέων Χωρών, su users.sch.gr. URL consultato il 7 gennaio 2025.
- ^ (EL) Τουρκοκρατούμενη Μακεδονία: Η Ελληνική Μητρόπολη του Νευροκοπίου, su yaunatakabara.blogspot.com. URL consultato il 6 gennaio 2025.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EL) Scheda della metropolia sul sito della Chiesa di Grecia