Megalictis | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Eutheria |
Superordine | Ferae |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Mustelidae |
Genere | Megalictis |
Specie | Megalictis ferox |
Il megalitte (Megalictis ferox) è un mammifero carnivoro fossile, vissuto nel Miocene inferiore negli Stati Uniti.
Storia della scoperta
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Megalictis fu inizialmente descritto da W. D. Matthew nel 1907, e assegnato alla famiglia dei Mustelidae.[1] Due generi simili scoperti nello stesso periodo, Aelurocyon (Peterson, 1907) e Paroligobunis (Peterson, 1910) vennero identificati come sinonimi di Megalictis nel 1996.[2] Paroligobunis fu successivamente riassegnato a un genere separato nel 1998.[3] P. R. Bjork, nel 1970, assegnò il genere alla sottofamiglia Mellivorinae,[4] mentre J. A. Baskin la riassegnò agli Oligobuninae nel 1998.[1]
Al genere sono state assegnate tre specie: M. ferox, M. petersoni e M. frazieri, mentre altre due, Megalictis brevifacies e Megalictis simplicidens, sono state considerate come sinonimi di M. ferox. Altri sinonimi di M. ferox includono Aelurocyon brevifacies, Brachypsalis simplicidens e Paroligobunis simplicidens.[1]
Un "ghiottone" gigante
[modifica | modifica wikitesto]Questo grosso predatore è stato classificato tra i mustelidi, una famiglia comprendente in genere piccoli animali come la faina, la donnola o il tasso. Megalictis, invece, era più simile a un ghiottone (Gulo gulo), e probabilmente i due animali erano strettamente imparentati. La taglia del ghiottone, però, di solito si aggira sul metro e dieci di lunghezza, mentre quella di Megalictis superava i due metri e dovere raggiungere un peso tra 60 e 100 kg.[5] Doveva essere uno dei predoni più temibili della sua epoca, e probabilmente attaccava le sue prede balzando loro addosso, piuttosto che ricorrere a un lungo inseguimento. Un altro mustelide gigante fossile, l'africano Ekorus ekakeran, sembrerebbe essersi specializzato come corridore.
Fossili di Megalictis sono stati rinvenuti in strati del Miocene inferiore nell'Agate Fossil Beds National Monument in Nebraska e nella Rosebud Formation di Shannon County, nel Wyoming. I fossili di Agate sono stati rinvenuti insieme a quelli di un altro mustelide di dimensioni minori, Promartes, ed erano presenti anche altri carnivori come il "cane-orso" Daphoenodon, onnivori (Daeodon) ed erbivori (Oxydactylus, Menoceras, Moropus).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Paleobiology Database
- ^ Andersson, p.39
- ^ Megalictis at the Paleobiology Database., su paleodb.org. URL consultato il 25 novembre 2008.
- ^ Bjork, p.18
- ^ David W. Macdonald e Chris Newman, 6 – Musteloid sociality: the grass-roots of society, in Macdonald, David W., Newman, Chris e Harrington, Lauren A. (a cura di), Biology and Conservation of Musteloids, Oxford University Press, 2017, pp. 167–188, DOI:10.1093/oso/9780198759805.001.0006.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ki Andersson, Locomotor evolution in the Carnivora (Mammalia): evidence from the elbow joint (PDF), 2003.
- Philip Reese Bjork, The Carnivora of the Hagerman Local Fauna (Late Pliocene) of Southwestern Idaho, in Transactions of the American Philosophical Society, vol. 60, n. 7, 1970, pp. 3–54, DOI:10.2307/1006119, JSTOR 1006119.
- Alberto Valenciano, Jon A. Baskin, Juan Abella, Alejandro Pérez-Ramos, M. Ángeles Álvarez-Sierra, Jorge Morales e Adam Hartstone-Rose, Megalictis, the bone-crushing giant mustelid (Carnivora, Mustelidae, Oligobuninae) from the Early Miocene of North America, in PLOS ONE, vol. 11, n. 4, 7 aprile 2016, pp. e0152430, Bibcode:2016PLoSO..1152430V, DOI:10.1371/journal.pone.0152430, PMC 4824437, PMID 27054570.
- Allaby, Michael (a cura di), A Dictionary of Zoology, Oxford, Oxford University Press, 1999.
- L. P. Gratacap, Scientific Publications of the American Museum of Natural History for 1907, in Science, vol. 27, n. 702, 12 giugno 1908, pp. 920–923, Bibcode:1908Sci....27..920G, DOI:10.1126/science.27.702.920.
- Michael Hopkin, Research highlights: elbow room for top predators, in Nature, vol. 431, n. 7008, 30 settembre 2004, p. 524, DOI:10.1038/431524a.
- R. H. Jr. Hunt e R. Skolnick, The giant mustelid Megalictis from the Early Miocene carnivore dens at Agate Fossil Beds National Monument, earliest evidence of dimorphism in New World Mustelidae, in Contributions to Geology, n. 31, 1996, pp. 35–48.
- Megalictis ferox at the Paleobiology Database., su paleodb.org. URL consultato il 25 novembre 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Megalictis
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Megalictis, su Fossilworks.org.