Maria Matilde Principi (San Mariano, 4 maggio 1915 – Bologna, 10 settembre 2017) è stata un'entomologa italiana, figlia del geologo e pedologo Paolo Principi.
Professoressa emerita dell'Università di Bologna dal 1994 e scienziata di fama internazionale, rilevò la cattedra che fu del suo mentore Guido Grandi alla facoltà di entomologia dell'ateneo bolognese, fondando in seguito il dottorato di ricerca in entomologia agraria.[1]
Nel corso della sua attività professionale, centrata principalmente sullo studio dei Neurotteroidei, ha redatto oltre cento pubblicazioni e fu più volte insignita di titoli onorifici, tra i quali Accademico Benedettino dall'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna, e fu socia di organizzazioni scientifiche, tra le quali Socia Onoraria della Società entomologica italiana.[2]
Nell'anno accademico 1959/1960 fu relatrice della tesi di laurea Ricerche sui parassiti di tre Lepidotteri minatori delle foglie di melo di Giorgio Celli, divenuto in seguito uno tra i più noti etologi ed entomologi, oltre che politico e personaggio televisivo, italiani.
In suo onore venne battezzata una specie di formicaleone endemico di Tunisia e Sardegna, il formicaleone di Maria Matilde (Myrmeleon mariaemathildae Pantaleoni, Cesaroni & Nicoli Aldini, 2010.).[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Perugia, è morta a 102 anni Maria Matilde Principi. È stata entomologa di fama internazionale, su umbria24.it, 11 settembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
- ^ Lutto in Ateneo. È scomparsa Maria Matilde Principi, su UNIBO.it, 11 settembre 2017. URL consultato il 30 agosto 2018.
- ^ Formicaleone di Maria Matilde, su sardegnaambiente.it. URL consultato il 30 agosto 2018.
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