Athletic Genova Pallacanestro | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Giallo e verde |
Dati societari | |
Città | Genova |
Nazione | Italia |
Confederazione | FIBA Europe |
Federazione | FIP |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1968 |
Presidente | Giorgio Battaglia |
Allenatore | Matteo Bosio |
Impianto | Crocera Stadium (800 posti) |
Sito web | www.athleticgenova.com |
L'Athletic Genova è una società di pallacanestro di Genova.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1968 nei locali della parrocchia di Via San Pio X, luogo in cui si trovava anche la sede sociale, per mano di Gino Negro, Elio Fertonani e don Gianni Tacchino.[1] Nel 1970 avvenne il passaggio all'agonismo, acquisendo i diritti dell'allora Basket D. Genova che all'epoca partecipava al campionato di Serie C.
La stagione 1974-75 fu la prima disputata a livello professionistico, in seguito a una riforma dei campionati che permetteva, alle società in possesso di un impianto di gioco adeguato, di chiedere l'ammissione d'ufficio in Serie A2.[1] L'Athletic Genova, targata Ausonia,[1] era guidata in panchina da Luciano Bertolassi mentre lo straniero era lo statunitense Wilbur Kirkland.[1] Arrivò la salvezza così come al termine del secondo anno, ma solo al termine del match di ritorno nello spareggio contro la Juvecaserta.[1]
Dal 1976 la formazione genovese entrò nell'orbita della Pallacanestro Varese di Giovanni Borghi:[1] tramite la Ignis arrivò la sponsorizzazione Emerson[1] mentre, sul versante sportivo, giunsero dalla Lombardia il veterano Edoardo Rusconi e i giovani Maurizio Gualco, Enzo Carraria e Mauro Salvaneschi; lo straniero era invece rappresentato dal brasiliano Marcos Leite "Marquinho".[1] I risultati ottenuti garantirono al club la sua prima, storica promozione nella massima serie. L'impatto con la A1, nella stagione 1977-78, non fu però quello sperato e la Emerson retrocedette con all'attivo 6 vittorie e 16 sconfitte.
Quella stagione, che aveva visto anche il debutto in Coppa Korać, fu l'ultima dell'Athletic Genova poiché al termine del campionato la squadra si spostò a Novara,[1] venendo targata Manner, anche per la mancanza di un impianto adeguato,[1] non ricevendo dal Comune le garanzie di utilizzo dell'impianto della Fiera usato in precedenza. Fresca di spostamento a Novara, la squadra uscì dal basket professionistico già al primo anno, dopo aver subito un'ulteriore retrocessione.
Dopo quell'esperienza la società proseguì la sua attività a livello regionale, raggiungendo come migliore risultato il quarto posto nel campionato di Serie C regionale nella seconda metà degli anni 90. Il suo settore giovanile, sempre florido, produsse una gran quantità di giocatori che militarono nelle migliori squadre liguri o in categorie nazionali, quali Fabrizio Greco, Stefano Arrighi, Andrea Fertonani, Nicolò Cerboncini, Francesco Rovati, Marcello Mangione, Filippo Cainero e Daniele Manuelli. La squadra entrò quindi nell'orbita del Riviera Vado Basket, collaborando con il Basket Pool 2000 Loano. La sede rimase quella storica di Via San Pio X con annessa piccola palestra sotto l'omonima chiesa, mentre il campo di gioco divenne il PalaCus di Viale Gambaro.
Nel 2015 l'Athletic Genova partecipò nuovamente a un campionato federale, la Promozione Ligure, col Crocera Stadium come impianto.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria dell'Athletic Genova | |
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Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 1
- 1972-1973 (girone A)
Altre competizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Campione d'Italia CSI Under-16: 1
- 2010
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Carozzi, La leggenda del grande basket sotto la Lanterna, Fratelli Frilli Editori, 2006.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su athleticgenova.com.