Mandubracio o Mandubrazio fu sovrano della tribù celtica dei trinovanti (Britannia sud-orientale) nel I secolo a.C.
In alcuni manoscritti del De bello Gallico di Giulio Cesare, Mandubracio compare come figlio di re Imanuenzio, che fu detronizzato e ucciso dal signore della guerra Cassivellauno poco prima della seconda spedizione di Cesare in Britannia. Mandubracio si recò in Gallia a chiedere la protezione del generale romano. Cassivellauno guidò poi la resistenza britannica contro l'invasione romana, ma fu tradito dai trinovanti e assediato dall'esercito cesariano. Alla fine fu costretto ad arrendersi. Mandubracio fu posto da Cesare sul trono dei trinovanti.[1]
Tradizioni medievali
[modifica | modifica wikitesto]Nella Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth (XII secolo) compare col nome di Androgeo [2], figlio maggiore del mitico re Lud.
Quando Lud morì, Androgeo e il fratello Tenvanzio erano troppo giovani per regnare, e quindi sul trono salì lo zio Cassibelano. Androgeo divenne duca di Trinovantum (odierna Londra) e del Kent, partecipando alla difesa della Britannia contro Cesare. Dopo aver respinto le prime due invasioni cesariane, Cassibelano e Androgeo entrarono in contrasto e tra di loro scoppiò la guerra. Androgeo chiese allora aiuto a Cesare, che attaccò per la terza volta l'isola, sconfiggendo Cassibelano e costringedolo a pagare un tributo a Roma. Androgeo si recò poi al seguito di Cesare per combattere sotto le sue insegne durante la guerra civile contro Pompeo. Non fece più ritorno in patria.[3] Nelle Triadi gallesi compare col nome di Afarwy, che lo indicano come uno dei "tre uomini della Britannia che persero il loro onore" per aver invitato Cesare a compiere la sua invasione.[4]
John Koch suggerisce che Mandubracio potrebbe essere stato la base storica della figura mitologica gallese Manawydan.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giulio Cesare, De bello Gallico 5:20, [1]
- ^ Orosio, Historiarum adversus paganos libri septem 6.9 Archiviato l'11 agosto 2006 in Internet Archive.; San Beda il Venerabile, Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum 1.2
- ^ Goffredo di Monmouth, Historia Regum Britanniae 3.20, IV.1-11
- ^ Triadi dal Libro rosso di Hergest, su maryjones.us. URL consultato il 13 ottobre 2006 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- ^ John Koch (1987), "A Window into the Welsh Iron Age: Manawydian, Mandubracios", Cambridge Medieval Celtic Studies 14 pp 17-52
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Trinovanti Archiviato il 31 ottobre 2005 in Internet Archive. in Roman-Britain.org
- Trinovanti in Romani in Britannia