Magna pars (alla lettera gran parte) è una locuzione latina riferita ad una persona che, in genere in un contesto circoscritto, riveste grande importanza o detiene gran parte dei meriti, o delle colpe, della situazione in cui versa quel contesto.
La locuzione ricorre nel libro II dell'Eneide di Publio Virgilio Marone, laddove, alla richiesta di Didone di raccontare di Troia, Enea così risponde:
«Infandum, regina, iubes renouare dolorem, Troianas ut opes et lamentabile regnum eruerint Danai, quaeque ipse miserrima uidi et quorum pars magna fui.»
«Dogliosa istoria e d'amara e d'orribil rimembranza, regina eccelsa, a raccontar m'inviti: come la già possente e glorïosa mia patria, or di pietà degna e di pianto, fosse per man de' Greci arsa e distrutta. E qual ne vid'io far ruina e scempio: ch'io stesso il vidi, ed io gran parte fui del suo caso infelice.»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Magna pars, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.