Magilo (latino: Magalus; fl. III secolo a.C.) fu un principe (o un re) dell'antica tribù gallica dei Boi stanziati in Emilia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu colui che, accompagnato da una schiera di cavalieri, si diresse in Gallia Transalpina, verso il fiume Rodano, per scortare Annibale oltre le Alpi in quanto entrambi erano nemici di Roma.[1]
Così scrisse Tito Livio nel volume 21 del Ab Urbe condita libri:
«Quando, dopo che si fu così combattuto, i cavalieri fecero ritorno dai loro rispettivi comandanti, da un lato Scipione non poteva non essere fermamente deciso a prendere anche lui delle iniziative sulla base delle decisioni e delle opere già intraprese dal nemico, dall'altro Annibale, che era incerto se proseguire decisamente fino all'Italia la marcia iniziata o venire a battaglia con quell'esercito romano che per primo gli si era presentato, fu distolto dall'idea di combattere sùbito dall'arrivo di ambasciatori boi e del principe Magalo, i quali, affermando di essere disposti a fare da guide nelle marce e a condividere i pericoli, espressero l'opinione che si dovesse giungere in Italia senza aver prima combattuto e senza che in nessun caso prima fossero state intaccate le forze.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti antiche
- (LA) Livio, Ab Urbe condita libri. (testo latino e versione inglese ).
- (GRC) Polibio, Storie (Ἰστορίαι). (traduzione in inglese qui e qui).