Macrobio Longiniano | |
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Iscrizione risalente al restauro onoriano di Porta Maggiore a Roma, avvenuto «Curante Fl(avio) Macrobio Longiniano, v(iro) c(larissimo), praef(ecto) urb(i), d(evotus) n(umini) m(aiestati)q(ue) eorum» | |
Prefetto del pretorio d'Italia e delle Gallie | |
Durata mandato | 406 |
Monarca | Onorio |
Predecessore | Ruffo Sinesio Adrian |
Successore | Curzio |
Durata mandato | 407 – 408 |
Monarca | Onorio |
Predecessore | Curzio |
Successore | Teodoro (Italia) |
Praefectus urbi di Roma | |
Durata mandato | 400-402 |
Monarca | Onorio |
Comes privatarum largitionum | |
Durata mandato | 398 |
Monarca | Onorio |
Dati generali | |
Professione | Politico e funzionario |
Flavio Macrobio Longiniano (latino: Flavius Macrobius Longinianus; ... – 13 agosto 408) fu un prefetto dell'Impero romano d'Occidente.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ricoprì un incarico amministrativo importante (forse comes privatarum largitionum) nel tardo 398, periodo in cui ricevette delle lettere di Quinto Aurelio Simmaco;[1] l'anno successivo fu nominato comes sacrarum largitionum).
In un certo periodo tra il 400 e il 402 ricoprì la carica di praefectus urbi di Roma; in questo periodò curò il restauro delle Mura aureliane voluto dall'imperatore Onorio, e il suo nome è attestato sulle iscrizioni di Porta Tiburtina, Porta Praenestina e Porta Portuense come curatore dell'opera.[2] Fece anche costruire un battistero a Roma presso la basilica di Sant'Anastasia al Palatino (di quest'ultimo però non rimane traccia archeologica).
Tra l'11 gennaio 406 e il 24 marzo di quello stesso anno è attestato in carica come Prefetto del pretorio (non è chiaro se delle Gallie o d'Italia); fu poi nuovamente Prefetto del pretorio (d'Italia) nel 408.
Era un sostenitore di Stilicone; per questo, quando il magister officiorum Olimpio corruppe i soldati di stanza a Ticinum (Pavia), questi presero prigionieri tutti gli ufficiali leali a Stilicone e li misero a morte il 13 agosto. A seguito della caduta del generale, ucciso il 22 agosto, i nomi di Stilicone e Longiniano furono cancellati dalle iscrizioni.
È probabile che sia da identificare col Longiniano corrispondente di Agostino di Ippona; in tal caso era un pagano neoplatonico, che deteneva cariche sacerdotali pagane. Se l'identificazione è corretta, e se la costruzione del battistero non fosse esclusivamente legato al suo ruolo, Longiniano si convertì al cristianesimo prima della sua prefettura.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- "Fl. Macrobius Longinianus", PLRE II, pp. 686-7.
- Lancel, Serge, Saint Augustine, SCM-Canterbury Press Ltd, 2002, ISBN 0334028663, p. 316.