Lupo senegalese | |
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Un lupo in Haizer, Algeria | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Canidae |
Sottofamiglia | Caninae |
Sottotribù | Canina |
Genere | Canis |
Specie | C. lupaster |
Sottospecie | "'C. l. anthus'" |
Nomenclatura binomiale | |
Canis lupaster anthus F. Cuvier, 1820) | |
Sinonimi | |
C. aureus senegalensis (C. E. H. Smith, 1839) | |
Areale | |
Areale del lupo africano |
Il lupo senegalese (Canis lupaster, F. Cuvier, 1820), detto anche sciacallo snello, è una sottospecie di lupo dorato originario del Senegal.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È leggermente più alto alla spalla e più lungo del lupo egiziano ; I lupi dorati senegalesi adulti sono alti circa 38,1 cm sulla parte centrale 35,56 cm di lunghezza dalla coda all'occipite . Le orecchie sono più lunghe e la testa è più simile a quella di un lupo egiziano [2] e misura 17,78 cm di lunghezza. La coda è meno pelosa ed è lunga 25 cm. Il naso e la fronte sono color grigiastro, mentre la gola e le parti inferiori sono bianche. Manca l'anello nero intorno al collo, né la disposizione punteggiata di punti neri sul dorso caratteristica del lupo egiziano. I fianchi e il dorso sono di un colore grigio intenso, brizzolato di giallo. Il collo è fulvo-grigiastro, con predominanza del grigio soprattutto sulle guance e sotto le orecchie. Il muso superiore, gli arti, la parte posteriore delle orecchie e la coda sono di colore fulvo puro, mentre il resto del corpo è biancastro. [3]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il lupo dorato è diffuso nell'Africa nordoccidentale, prevalentemente in Senegal. [4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Hoffmann, M. & Atickem, A. 2019, Canis lupaster anthus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ archive.org, https://archive.org/details/naturalhistoryof139smit .
- ^ The Animal Kingdom: Arranged in Conformity with Its Organization by Charles Hamilton Smith, Georges Cuvier (baron), Edward Pidgeon, John Edward Gray and George Robert Gray, edited by Edward Griffith, printed for G.B. Whittaker, 1827
- ^ researchgate.net, https://www.researchgate.net/figure/A-Geographic-distribution-of-the-African-Canis-included-in-this-study-Numbers-indicate_fig1_230686452 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Canis aureus anthus