Ludovico di Bellojoco (XIII secolo – XIII-XIV secolo) è stato un condottiero e nobiluomo francese.[2][3] Il suo nome originale in francese era Louis de Beaujeau, mentre in italiano era chiamato anche Luigi de Bellojoco.[4] Fu un ufficiale francese di Carlo I d'Angiò e, allorché quest'ultimo divenne re, gli fu assegnato il feudo di Gravina in Puglia e Altamura.
Vita
[modifica | modifica wikitesto]Originario di Lione e imparentato con il re di Francia Luigi IX, detto il Santo, nonché con Carlo I d'Angiò, Ludovico de Bellojoco apparteneva quasi sicuramente alla casata dei de Beaujeu, fu un ufficiale dello stesso Carlo I d'Angiò (1226-1285); allorché quest'ultimo salì al trono del Regno di Sicilia (1266), donò a Bellojoco il feudo di Altamura e Gravina in Puglia per ricompensarlo per la lealtà e il coraggio dimostrato in battaglia (Battaglia di Benevento).[4] L'assegnazione del feudo pose fine al periodo di "regia demanialità" concesso da Federico II di Svevia,durante il quale la città di Altamura si era sostanzialmente autogovernata o perlomeno godeva di maggiore indipendenza.[5][6] Resse il feudo di Gravina in Puglia fino al 1282, allorché fu seguito da Burcardo o Riccardo di Montmorency, un feudatario inviso alla popolazione per via della pesante contribuzione fiscale imposta; nel 1289, il feudo fu assegnato a un altro feudatario, un tale Giovanni di Monfort, il quale godette di maggiore popolarità grazie alla concessione della libertà di pascolo e altri favori alla popolazione.[3][7]
Secondo alcune fonti la fiera di San Giorgio, a Gravina in Puglia, sarebbe nata grazie a una sua idea primigenia. Inoltre, sembra che definisse il suo feudo la "Conca d'Oro" considerandola una terra florida.[4]
Successori come feudatari
[modifica | modifica wikitesto]- Burcardo o Riccardo di Montmorency (1282-1289[senza fonte])
- Jean de Monfort, italianizzato come Giovanni di Monfort (1289[senza fonte]-?)
Feudatari di Altamura
[modifica | modifica wikitesto]- Ludovico di Bellojoco (1271-1276)
- Otto anni di ritorno alla regia demanialità (1276-1284)[8]
- Burcardo o Riccardo di Montmorency (breve periodo del 1284)[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ LaCarelle, frontespizio.
- ^ https://docplayer.it/45589199-Politecnico-di-milano.html
- ^ a b Fabio Manca, p. 228
- ^ a b c https://www.altamuralive.it/rubriche/2206/7-giugno-1271-quando-ad-altamura-si-comincio-a-parlare-francese
- ^ https://digilander.libero.it/rinaldidgl/PalazzoViti.htm
- ^ Copia archiviata, su altamuralive.it. URL consultato il 10 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021).
- ^ http://rilievo.stereofot.it/studenti/aa00/pappalardi/tema/storia/pangio.html
- ^ Berloco, p.55, nota 72.
- ^ Berloco, p.56, nota 73.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Ferdinand De La Roche La Carelle, Histoire de Beujolais et des sires de Beaujeu, vol. 1, Lione, Imprimerie de Louis Perrin, 1853, p. 93.
- (FR) Auguste Molinier, Correspondance adminsitrative d'Alfonse de Poitiers, vol. 1, Parigi, 1894, pp. 38 e succ..
- Augustin Chassaing, Spicilegium Brivatense. Recuel de documents historiques, Parigi, Imprimerie nationale, 1886, p. 251.
- Tommaso Berloco, Storie inedite della città di Altamura[collegamento interrotto], ATA - Associazione Turistica Altamurana Pro Loco, 1985, pp. 55, 56, 76, 152, 181, 308.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- altamuralive.it - 7 Giugno 1271: quando ad Altamura si cominciò a parlare francese, su altamuralive.it.
- DB Histantartsi - Gravina in Puglia, su db.histantartsi.eu.