Luciano Borgognoni | |||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 171 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 71 kg | ||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1982 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Luciano Borgognoni (Gallarate, 12 ottobre 1951 – Gallarate, 2 agosto 2014[1]) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Da dilettante vinse, nel 1971, il titolo mondiale nell'inseguimento a squadre, partecipando anche ai Giochi olimpici 1972 a Monaco di Baviera. Professionista su strada dal 1973 al 1982, vinse due tappe al Giro d'Italia e due titoli italiani di inseguimento individuale.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un meccanico di biciclette di Cedrate, nelle categorie giovanili vestì le maglie della Cedratese e del Velo Club Varese Luigi Ganna, mettendosi in evidenza con numerosissimi successi sia su strada che su pista.[1][2] Tra i dilettanti vestì i colori dell'AVC diretta da Renato Morandi, mettendosi in evidenza anche in Nazionale. In maglia azzurra conquistò nel 1971, proprio a Varese, il titolo mondiale nell'inseguimento a squadre in quartetto con Giacomo Bazzan, Pietro Algeri e Giorgio Morbiato.[2] L'anno dopo vinse invece il titolo mondiale militari di inseguimento a squadre a Parigi e partecipò ai Giochi olimpici di Monaco di Baviera.[2]
La sua esperienza olimpica fu particolarmente sfortunata: presentatosi nelle qualificazioni della prova a squadre con gli stessi tre compagni "mondiali" dell'anno precedente, pur correndo per ultimi e potendo quindi avere un riferimento sui quartetti avversari, ottenne con il quartetto solo il nono posto, il primo degli eliminati, mancando per soli 21 centesimi di secondo, a favore della Bulgaria, l'accesso ai quarti di finale.[3] Nei giorni precedenti Borgognoni era stato anche il rappresentante italiano nella gara dell'inseguimento individuale: passate le qualificazioni con il quarto miglior tempo, dovette cedere nei quarti di finale allo svizzero Xaver Kurmann, che si aggiudicherà in seguito la medaglia d'argento.[4]
Passato professionista nel 1973 con la Dreherforte di Luciano Pezzi, vinse nel 1974 la prima edizione del Giro del Friuli e una tappa al Giro di Sardegna, e l'anno successivo alcuni circuiti tra cui il Gran Premio Cemab a Mirandola.[2] La sua stagione più ricca di successi fu quella del 1977, quando, con la maglia della Vibor diretta da Italo Zilioli, si aggiudicò due frazioni al Giro d'Italia, la seconda a Foggia e quella conclusiva di Milano, la Milano-Vignola e una tappa al Giro della Sicilia.[2]
Parallelamente all'attività professionistica su strada, si dedicò ancora a quella su pista: da pro conquistò due titoli italiani di inseguimento individuale, nel 1974 e nel 1976,[2] piazzandosi anche secondo nel 1975 e nel 1978; fu inoltre quarto di specialità ai Campionati del mondo 1980 a Besançon.[2] Si ritirò dall'attività a fine 1982, dopo dieci stagioni tra i professionisti e nove partecipazioni al Giro d'Italia.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Strada
[modifica | modifica wikitesto]- 1971 (dilettanti)
- Targa d'Oro Città di Legnano
- 1974 (Dreherforte, due vittorie)
- 4ª tappa Giro di Sardegna (Thiesi > Alghero)
- Giro del Friuli
- 1975 (Zonca, una vittoria)
- Circuito di Viareggio
- Gran Premio Cemab
- 1977 (Vibor, quattro vittorie)
- 2ª tappa, 1ª semitappa Giro d'Italia (Foggia > Foggia)
- 22ª tappa Giro d'Italia (Milano > Milano)
- Milano-Vignola
- 1ª tappa Giro di Sicilia (Monreale > Capo d'Orlando)
Altri successi
[modifica | modifica wikitesto]- 1978 (Vibor)
- 1981 (Hoonved-Bottecchia)
- 1ª tappa, 2ª semitappa Giro d'Italia (Lignano Sabbiadoro > Bibione, cronosquadre)
Pista
[modifica | modifica wikitesto]- Campionati italiani, Inseguimento individuale indoor
- Campionati italiani, Inseguimento individuale
- Campionati italiani, Inseguimento individuale
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]Grandi Giri
[modifica | modifica wikitesto]- 1976: ritirato (10ª tappa)
Classiche monumento
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Lutto per il ciclismo varesino, muore Luciano Borgognoni, su varesenews.it. URL consultato il 5 ottobre 2019.
- ^ a b c d e f g Chiericati, pp. 126-127.
- ^ (EN) Cycling at the 1972 München Summer Games: Men's Team Pursuit, 4,000 metres Qualifying Round, su sports-reference.com. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2017).
- ^ (EN) Cycling at the 1972 München Summer Games: Men's Individual Pursuit, 4,000 metres Qualifying Round, su sports-reference.com. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cesare Chiericati e Damiano Franzetti, Mondiali 1951-2008: un secolo di storia : campioni e grandi imprese ciclistiche in terra varesina, Mario Chiarotto Editore, 2008, ISBN 9788889666296.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luciano Borgognoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Luciano Borgognoni, su procyclingstats.com.
- Luciano Borgognoni, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Luciano Borgognoni, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Luciano Borgognoni, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Luciano Borgognoni, su Olympedia.
- (EN) Luciano Borgognoni, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN, ES, IT, FR, NL) Luciano Borgognoni, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.