Lucia Gomez Paloma, anche nota da sposata come Lucia de Thomasis (Gaeta, 12 novembre 1791 – Napoli, 22 dicembre 1858), è stata una patriota italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata da Enrico Gomez Paloma, discendente da una famiglia di origine spagnola, e da Livia Porzio, fin da giovane fu introdotta in ambienti letterari, dove strinse amicizia tra l'altro con Melchiorre Delfico e Giuseppe Poerio[1].
Nel 1812 sposò il magistrato abruzzese Giuseppe de Thomasis di Montenerodomo, con il quale partecipò attivamente ai moti del 1820-21[2].
Esiliata con il marito a Firenze, formò un primo salotto letterario con Giovan Pietro Vieusseux[3]. Rimasta vedova nel 1830, si trasferì a Parigi, dove visse per circa un decennio, diventando amica sia di Niccolò Tommaseo, che le dedicò una poesia[4], sia di Terenzio Mamiani[2].
Ritornata a Napoli, il suo salotto diventò una sorta di ritrovo delle più brillanti menti liberali dell'Italia meridionale (da Bertrando a Silvio Spaventa, da Luigi Blanch a Carlo Troya), che si preparavano alla rivoluzione del 1848[5].
Dopo i fatti del Quarantotto, trasferitasi in una villa a San Giovanni a Teduccio, visse isolata fino alla morte.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A. Ranieri, Lucia de Thomasis, in «Rivista contemporanea», VII (1859), vol. XVII, fascc. LXV-LXVI, pp. 195-198.
- ^ a b B. Croce, op. cit., p. 294.
- ^ L. Mascilli Migliorini, Lettori e luoghi della lettura. Il Gabinetto scientifico-letterario di Vieusseux, in G. Turi (a cura di), Storia dell'editoria nell'Italia contemporanea, Giunti, Firenze 1997, p. 102.
- ^ N. Tommaseo, Poesie, Le Monnier, Firenze 1872, pp. 129-130
- ^ G. Berti, I democratici e l'iniziativa meridionale nel Risorgimento, Feltrinelli, Milano 1962, p. 249.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- B. Croce, Storia del Regno di Napoli, Laterza, Bari 1966, pp. 294-295.
- D. Santoro, Il salotto di donna Lucia de Thomasis a Napoli. Documenti inediti, Tip. Ricci, Chieti 1906.
- M.T. Mori, La sociabilità delle élite nell'Italia dell'Ottocento, Carocci, Roma 2000, pp. 193-194.