Louise de Montmorency (1496 – 1547) è stata una nobildonna e mecenate francese, dama d'onore della regina di Francia dal 1530 al 1535.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Quarta figlia di Guillaume de Montmorency e Anne Pot, Louise nacque intorno al 1496, sorella minore di Anne de Montmorency.[1]
Nel 1530 fu nominata première dame d'honneur di Eleonora d'Asburgo,[2] svolgendone le funzioni fino al 1535.[3]
Fu una prolifica e generosa mecenate[4] e diede un importante contributo alla diffusione del calvinismo nell Francia del XVI secolo.[5]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1511 sposò Ferri de Mailly e, prima di rimanere vedova nel 1513, ebbe una figlia, Madeleine.
Il 1º dicembre 1514 si risposò Gaspard de Coligny a Parigi. Dal matrimonio nacquero cinque figli:
- Maddalena, andata sposa a Charles de Roye;
- Pietro (1515 – 1534), signore di Châtillon;
- Odet (1517 – 1571), arcivescovo di Tolosa, e cardinale, più noto come cardinale di Châtillon;
- Gaspard II de Coligny (1519 – 1572), ammiraglio di Francia e comandante militare degli ugonotti;
- Francesco (1521 – 1569), colonnello generale di fanteria e comandante militare ugonotto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) John Ronald Moreton-Macdonald, A History of France, vol. 2, Macmillan, 1915, p. 34. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (EN) J. Shimizu, Conflict of Loyalties, Politics and Religion in the Career of Gaspard de Coligny: Admiral of France, 1519-1572, Librairie Droz, 1970, p. 22, ISBN 978-2-600-03033-5. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ (FR) "Une perle de pris" : la maison de la reine Eléonore d’Autriche - Cour de France.fr, su web.archive.org, 3 dicembre 2013. URL consultato l'8 settembre 2024 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ (EN) Sharon Kettering, The Patronage Power of Early Modern French Noblewomen, in The Historical Journal, vol. 32, n. 4, 1989, pp. 817–841. URL consultato l'8 settembre 2024.
- ^ Nancy L. Roelker, The Appeal of Calvinism to French Noblewomen in the Sixteenth Century, in The Journal of Interdisciplinary History, vol. 2, n. 4, 1972, pp. 391–418, DOI:10.2307/202311. URL consultato l'8 settembre 2024.
Altri progetti
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