Longitarsus grobbelaariae Biondi & D'Alessandro, 2008 è un coleottero appartenente alla famiglia Chrysomelidae.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome proprio della specie è in onore della curatrice Elizabeth Grobbelaar, in riconoscimento della sua preziosa collaborazione, che lavora alla SANC, istituto di ricerca della città di Pretoria che si occupa della protezione delle piante[1]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ambito del vasto genere Longitarsus, solo due gruppi contengono specie dal tegumento di colore nero: il Longitarsus capensis group e il Longitarsus anchusae group[1].
Le seguenti caratteristiche morfologiche contraddistinguono i due gruppi nell'ambito del genere e sono utili ai fini di una precisa identificazione anche nell'ambito del singolo gruppo:
- il capo ha la parte apicale punteggiata e la parte frontale con alcune forature presenti lungo le scanalature;
- le elitre all'apice sono subtroncate o ampiamente arrotondate in modo indipendente;
- il callo omerale è sempre assente nel capensis group, mentre è raramente sviluppato nell'anchusae group;
- le ali posteriori sono di dimensioni ridotte (le specie del capensis group sono subattere; le specie dell'anchusae group sono brachittere, subbrachittere o macroptere)
- la spermateca è grande (generalmente più di 0,30mm) con condotti spesso di forma arcuata, di solito non arrotolati;
- il lobo mediano dell'edeago è ampiamente sclerotizzato e nella parte mediana apicale ha un piccolo dente e un solco ventrale chiaramente visibile;
- le elitre sono ricoperte da una fitta punteggiatura senza segni di striature anche nella zona suturale[1].
Questa specie ha, mediamente, la lunghezza delle elitre di 1,20mm; la lunghezza del pronoto di 0,51mm e la lunghezza del lobo mediano dell'edeago di 0,73mm[1].
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]L'olotipo maschile è stato reperito in Sudafrica: all'interno dello Ntinginono Eco Center, nella riserva naturale di Vryheid Hill, nella provincia del KwaZulu-Natal[1].
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]E in stretta associazione con piante della famiglia Boraginaceae, caratteristica che ha in comune con i Longitarsus appartenenti al L. anchusae group[1].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Appartiene al Longitarsus capensis group, diffuso nell'area dell'Africa meridionale e non in relazione con il Longitarsus anchusae group, a diffusione prevalentemente mediterranea[1].
Al 2015 non sono note sottospecie[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Biondi Maurizio, e D'Alessandro Paola, Taxonomical revision of the Longitarsus capensis species-group: An example of Mediterranean-southern African disjunct distributions (Coleoptera: Chrysomelidae) (PDF), in European Journal of Entomology, (4), n. 105, Institute of Entomology of the Biology Centre, Academy of Sciences of the Czech Republic, 2008, pp. 719-736.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Biondi Maurizio, e D'Alessandro Paola, Taxonomical revision of the Longitarsus capensis species-group: An example of Mediterranean-southern African disjunct distributions (Coleoptera: Chrysomelidae) (PDF), in European Journal of Entomology, (4), n. 105, Institute of Entomology of the Biology Centre, Academy of Sciences of the Czech Republic, 2008, pp. 719-736. URL consultato il 14-dicembre-2015. (pp. 723–725)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Taxonomical revision of the Longitarsus capensis species-group (PDF), su eje.cz.