| Liutgarda di Zähringen | |
|---|---|
 | |
| Contessa consorte di Calw | |
| Predecessore | ? |
| Successore | ? |
| Contessa palatina del Reno | |
| In carica | ? – 1126/1129 |
| Predecessore | Gertrude di Northeim |
| Successore | Adelaide |
| Dinastia | Zähringen |
| Padre | Bertoldo II di Zähringen |
| Madre | Agnese di Rheinfelden |
| Coniuge | Goffredo di Calw |
| Figli | Goffredo Liutgarda Uta di Schauenburg |
Liutgarda di Zähringen, detta anche Liutgarda di Calw, (1090 circa – 25 marzo 1131[1]) fu una contessa della stirpe degli Zähringer. Era la figlia minore di Bertoldo II di Zähringen e Agnese di Rheinfelden e nipote dell'anti-re Rodolfo di Rheinfelden. Attraverso il suo matrimonio con Goffredo di Calw († 1131) divenne anche contessa di Calw e contessa palatina del Reno.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Liutgarda sposò il figlio più giovane e unico erede del conte di Calw Adalberto II, Goffredo, a cui fu concesso il palatinato del Reno dall'imperatore Enrico V nel 1113. La sua dote comprendeva anche la fortezza di Schauenburg nell'Ortenau, costruita da suo padre. Questa eredità in seguito portò a una spaccatura tra gli Zähringer e i Welfen. La figlia Uta di Schauenburg, nata dall'unione di Liutgarda e Goffredo, sposò Guelfo I di Toscana nei primi anni 1130. Poiché il padre Goffredo era morto senza un figlio maschio vivente, Guelfo I rivendicò i beni dei suoceri. Ciò porta alla cosiddetta Calwer Erbfehde (faida ereditaria di Calw) tra Guelfo I da un lato e Adalberto IV di Calw, nipote di Goffredo, e Corrado di Zähringen, figlio di Bertoldo II, dall'altra.
Liutgarda fu una benefattrice dell'abbazia di Zwiefalten, al quale donò terre e foreste vicino a Türkheim e Fellbach[2].
Figli
[modifica | modifica wikitesto]- Goffredo († prima del 1131/32);
- Liutgarda; ∞ NN Verli, cavaliere "aus der rauhen Alb";
- Filippo, prevosto dell'abbazia di Sindelfingen e non avente diritto all'eredità;
- Uta di Schauenburg († 1196), detta "duchessa di Schauenburg" ∞ prima del gennaio 1133 Guelfo I di Toscana († 15 dicembre 1191).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eduard Heyck: Geschichte der Herzöge von Zähringen. Scientia-Verlag, Aalen 1980, ISBN 3-511-00945-6 (Nachdr. d. Ausg. Verlag Mohr, Freiburg/B. 1891, S. 286 bzw. S. 607).