Lingua glaciale Drygalski | |
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L'iceberg C-16 si scontra con la lingua glaciale Drygalski il 30 marzo 2006 | |
Stato | Antartide |
Regione | Dipendenza di Ross |
Provincia | Antartide orientale |
Coordinate | 75°24′S 163°30′E |
Intitolato a | Erich Dagobert von Drygalski |
Altri nomi | Drygalski Ice Tongue |
Lunghezza | 14−24 km |
Mappa di localizzazione | |
La lingua glaciale Drygalski (in inglese Drygalski Ice Tongue, conosciuta anche come barriera Drygalski, Drygalski Barrier) è una lingua glaciale nella terra della regina Victoria in Antartide. Localizzata ad una latitudine di 75° 24′ S ed una longitudine di 163° 30′ E, la lingua si protrae dal ghiacciaio David (una vallata delle montagne del principe Albert), estendendosi nel mare con una larghezza variabile dai 14 ai 24 chilometri. La località si trova nella parte settentrionale del canale McMurdo a 240 chilometri a nord dell'isola di Ross.
Si stima che la lingua glaciale Drygalski sia vecchia di almeno 4 000 anni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La lingua glaciale venne scoperta dal capitano Robert Falcon Scott durante la spedizione Discovery del 1901-04 ed intitolata a Erich von Drygalski, un esploratore tedesco anch'egli all'epoca impegnato in Antartide.
Nel marzo-aprile 2005 un iceberg chiamato B-15A della superficie di 3 000 km² si scontrò con la lingua Drygalski spezzandosi in due. L'iceberg era quello che restava del B-15, che si era staccato dalla barriera di Ross nel 2000.
Alla fine di marzo 2006 un altro iceberg preveniente dalla barriera di Ross e chiamato C-16 si scontra con la lingua glaciale Drygalski.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lingua glaciale Drygalski
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scheda di Drygalski Ice Tongue sul sito dell'Australian Antartic Data Center, su data.aad.gov.au. URL consultato il 1º gennaio 2008.
- (EN) Scheda di Drygalski Ice Tongue, su geonames.usgs.gov. URL consultato il 31 dicembre 2007.
- (EN) Antarctica B-15A iceberg monitoring in Ross Sea, su earth.esa.int. URL consultato il 1º gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2005).