Lido di Milano | |
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Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Milano |
Inizio lavori | anni venti |
Inaugurazione | 1931 |
Proprietario | Comune di Milano |
Progetto | Cesare Marescotti |
Mappa di localizzazione | |
Il Lido di Milano è una grande area attrezzata per attività sportive situata nella parte occidentale della città di Milano, con ingresso da Piazzale Lotto (Municipio 8). È attualmente chiuso al pubblico ed in ristrutturazione.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dagli inizi alla seconda guerra mondiale (1931 - 1945)
[modifica | modifica wikitesto]La nascita e la fase di "città balneare a Milano" (1931 -1936)
[modifica | modifica wikitesto]Intorno alla metà degli anni venti vi fu il desiderio di costruire in un'ampia area intorno all'ippodromo del galoppo di San Siro (inaugurato nel 1920); l'idea era infatti quella di trasformare Milano in una sorta di "città dello sport" con diversi impianti dedicati alla pratica sportiva (l'ippodromo per il trotto era del 1925, lo stadio Giuseppe Meazza del 1926) ma anche allo svago. Per la costruzione del Lido fu scelta proprio l'area lasciata libera dallo spostamento del vecchio ippodromo.
La società incaricata della costruzione del Lido si chiamò "Società Anonima del Luna Park Lido di Milano", il progetto, a cura dell'ingegneri Cesare Marescotti e Cadario, ma soprattutto dell'Architetto Armando Titta, prevedeva la costruzione di piscine di forme irregolari appositamente create per lo svago e di giochi e attrezzature ludiche. L'idea era quella di emulare i parchi di divertimento di Coney Island.
L'inaugurazione della struttura ebbe luogo il 5 luglio 1931. L'impianto iniziale definitivo, con accesso dalla città, si presentava con una facciata formata da un colonnato di forma curvilinea. su cui era impressa la scritta della “Canzona di Bacco” di Lorenzo de’ Medici ("Chi vuol esser lieto, sia. Del doman non c’è certezza"). Oltrepassato il colonnato, con le quattro biglietterie sormontate da fregi, al centro dello spiazzo prima dei vialetti del giardino ci si trovava al cospetto di una grande fontana ed un giardino.
Ancora oltre, si entrava nell'atmosfera di una località balneare vera e propria. Due grandi vasche (di cui una con un isolotto girevole al centro e dalla forma sinuosa che si adattava alla curva dell’ippodromo e l’altra con un sistema che creava le onde del mare), scogli finti, trampolini, il finto molo con le barchette, spiagge di sabbia con ombrelloni, bar, e - dietro - giostre, montagne russe, una ruota panoramica[2]. Per finire con edifici fra i quali “la Rotonda” (un padiglione adibito a bar e ristorante con le terrazze che si affacciavano sulla grande piscina e pista da ballo); tutto rispondeva all'idea di creare una "esperienza" di vacanza presso una cittadina di mare, pur rimanendo in piazzale Lotto.[3]
L'acquisto da parte del Comune e la trasformazione in struttura sportiva (1936 - )
[modifica | modifica wikitesto]La formula ebbe però scarso successo e nel 1936 l'impianto fu acquistato, dal fallimento della Società[4], dal comune di Milano che diede alla struttura un indirizzo più sportivo - eliminando gli elementi "frivoli" e trasformando alcune aree in attrezzature sportive. Così furono aumentati i campi da tennis, eliminate le barchette, costruiti i campi da bocce e la pista di pattinaggio. La svolta "purista" ebbe successo, e tra la fine degli anni trenta e l'inizio del decennio successivo il Lido era uno dei luoghi più frequentati dai milanesi, divenendo, assieme all' Idroscalo e ad altre piscine scoperte[5] un riferimento per chi praticasse sport a tutti i livelli.
Dal secondo dopoguerra alla chiusura (1950 -2019)
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso degli anni, le piscine e gli spazi hanno subito diverse mutazioni, fino a stabilizzarsi con una unica grande piscina. Era presente un centro polifunzionale, sede - per un periodo - della società di pallacanestro Olimpia Milano, con campi da tennis, da calcetto, campi da basket in asfalto e un campo da mini golf[6].
Dopo un periodo di decadenza che, complice il cambio delle mode e la mancanza di innovazioni e ristrutturazioni, ebbe inizio negli anni ottanta, proseguendo senza segnali di ripresa, nel 2019 la struttura venne chiusa al pubblico.
La ristrutturazione (2024- 2025)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2024 è iniziata una ristrutturazione che prevede la realizzazione di un centro sportivo, la trasformazione dell'attuale piscina, che verrà ridotta la realizzazione di una nuova vasca per la stagione estiva, nonché la manutenzione degli immobili esistenti, salvo quelli del padiglione cabine individuali.[7]
Attrezzature
[modifica | modifica wikitesto]Al momento della chiusura (2019) al Lido erano presenti:
- 4 campi da tennis in materiale sintetico, illuminati, di cui 3 con copertura invernale
- 1 muro di allenamento per il tennis
- 2 campi sintetici di calcio a 5
- 1 pista coperta di pattinaggio (al momento non in uso)
- 1 campo di minigolf
- 1 piscina scoperta di circa 8.000 m²; profonda dai 0,20 ai 2,7 m
- non più presente 1 piscina scoperta di 50x25 profonda dai 0,20 ai 2,50 m, al suo posto 1 campo da beach volley
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/a-milano-piscine-scoperte-e-chiuse-niente-tuffi-al-lido-argelati-e-scarioni-7083f649
- ^ https://storiedimenticate.it/il-lido-di-milano/
- ^ https://blog.urbanfile.org/2016/09/28/milano-lotto-il-lido-bello-ma-un-po-trasandato/
- ^ https://ordinearchitetti.mi.it/it/cultura/itinerari-di-architettura/7-architetture-dacqua-le-piscine-milanesi-nel-novecento/opere/549-il-lido
- ^ https://www.elledecor.com/it/viaggi/g22125144/piscine-all-aperto-milano-architettura/
- ^ https://www.fanpage.it/milano/il-lido-di-milano-restera-chiuso-per-tutta-lestate-lavori-di-manutenzione-non-completati-in-tempo/
- ^ https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/nuovo-lido-beppe-sala-f58c3904
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lido di Milano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pagina dedicata del sito del Comune, su comune.milano.it.
- Milanosport, su milanosport.it.