Un libro penitenziale è un libro o un insieme di regole della Chiesa cristiana riguardanti il sacramento della penitenza in uso in particolare durante il Medioevo. Sviluppato per la prima volta dai monaci irlandesi nel VI secolo d.C. consisteva in un elenco dei peccati associati alle opportune penitenze prescritte per loro. Utilizzati prevalentemente per evitare disuguaglianze nei trattamenti servivano anche come manuale per i confessori. Iniziarono ad essere utilizzati quando il tradizionale metodo di espiazione dei peccati utilizzato nell'età antica del cristianesimo, ovvero la confessione pubblica e irripetibile, andò in disuso per la difficoltà di applicazione e la rigidità. Agli inizi del XI secolo il vescovo Burcardo di Worms fu l'autore di un penitenziale, chiamato Corrector, che ebbe una grande diffusione e servì da base per i successivi.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gallina, Tabacco e Merlo, 2001, pp. 32-34.
- ^ Musselli, 2007, pp. 30-32.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Gallina, Giovanni Tabacco e Grado Giovanni Merlo, Il Medioevo, in Giovanni Filoramo e Daniele Menozzi (a cura di), Storia del Cristianesimo, Roma, Laterza, 2001, ISBN 88-420-6559-5, SBN TO01041629.
- Luciano Musselli, Storia del diritto canonico. Introduzione alla storia del diritto e delle istituzioni ecclesiali, 2ª ed., Torino, G. Giappichelli, 2007, ISBN 978-88-348-7485-1, SBN TO01607361.