Libera Folio sito web | |
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La pagina principale di Libera Folio nel 2020 | |
URL | www.liberafolio.org/ |
Tipo di sito | portale d'informazioni |
Lingua | Esperanto |
Lancio | 12 aprile 2003 |
Libera Folio (AFI: /li'bera fo'lio/, lett. "foglio libero") è un portale online indipendente che pubblica informazioni in esperanto.[1]
Lanciato il 12 aprile 2003, riferisce sul movimento esperantista ma è indipendente dagli organismi del movimento. I redattori di Libera Folio s'impegnano a «far luce in maniera sobria e critica sugli sviluppi attuali» del movimento esperantista.[2] Fondato da István Ertl e Kalle Kniivilä, ha come collaboratori stabili Robert Nielsen, Paweł Fischer-Kotowski, Jukka Pietiläinen (da settembre 2018 a dicembre 2019) e gli stessi fondatori Ertl e Kniivilä.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'idea di fondare un portale indipendente dal movimento nacque nella prima settimana dell'aprile 2003, a séguito della crisi che culminò nelle dimissioni per protesta del segretario del congresso permanente dell'UEA, Nikola Rašić.[3][4]
Una settimana più tardi, l'11 aprile, apparve in Rete una prima edizione di Libera Folio con tre articoli[4][5][6] sulle dimissioni di Rašić. Il giorno del lancio ufficiale fu il 12 aprile, quando venne annunciato il nuovo portale online. Ben presto anche sulla stampa esperantista iniziarono ad apparire i primi commenti su Libera Folio.
Fin dalla nascita, Libera Folio fu curato da Kalle Kniivilä. Jan-Ulrich Hasecke ne fu direttore tecnico fino al 2016[7]. Nel settembre 2018 Jukka Pietiläinen assunse temporaneamente la direzione della redazione a causa di un nuovo lavoro di Kniivilä,[8] il quale riprese poi con decorrenza dal gennaio 2020 il ruolo di caporedattore.[9]
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo quanto riferito da Jam Ulrich Hasecke,[10] nel 2007 il sito di Libera Folio ricevette 96 355 visitatori, che effettuarono 318 536 visite e lessero 1 460 968 pagine. Sempre nella stessa intervista, dichiarò che nel 2013, definito come «anno di maggior successo», i visitatori furono 145 269, con 600 741 visite e 2 368 082 letture.
Nel 2023 la maggior parte delle visite al sito provenivano da Germania, Paesi Bassi e Finlandia.[3]
Nel 2023 la quantità media di visualizzazioni giornaliere era di 500, con picchi per alcune aree tematiche.[3] L'articolo più popolare nel 2022 è stato La prezidanto de REU volas likvidi Ukrainion (Il presidente dell'Unione esperantista russa vuole liquidare l'Ucraina),[11] con circa quattromila visualizzazioni.[3]
In base a quanto dichiarato nel sito stesso, «Qualora non diversamente specificato [...], i testi di Libera Folio possono essere liberamente ristampati, purché sia indicata la fonte».[2]
Rapporti con la Civitas esperantica
[modifica | modifica wikitesto]Col suo diffondersi in Esperantujo, non sono mancate alcune critiche a Libera Folio. Vale forse la pena menzionare quella dell'Esperanta Civito (Civitas esperantica), che ha avuto a definire Libera Folio una «gazzetta scandalistica online»[12] e una «gazzetta del nord», in riferimento alla presunta provincialità della linea editoriale;[13] la Civito ha inoltre definito Kalle Kniivilä una «ex spia».[13] Dal 2005 la Civito considera inoltre Kalle Kniivilä persona non grata, accusandolo di essere un misfamiganto (diffamatore).[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovanna Licciardello, L'Esperanto oggi (PDF), Milano, Federazione Esperantista Italiana, 2014, ISBN 978-88-96582-01-5.
- ^ a b (EO) Pri Libera Folio, su Libera Folio. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ a b c d (EO) Por kio utilas Libera Folio?, su Libera Folio, 19 aprile 2023. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ a b (EO) La demisia letero de Nikola Rašić, su Libera Folio, 11 aprile 2003. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) Osmo Buller komentas la demision de Nikola Rašić, su Libera Folio, 11 aprile 2003. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) La komitato ne montris sufiĉe da respondeco, su Libera Folio, 11 aprile 2003. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) Jan Ulrich Hasecke, su Libera Folio. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) Kalle Kniivilä forlasos Liberan Folion, su Libera Folio, 11 aprile 2003. URL consultato il 27 luglio 2018.
- ^ (EO) Krystyna Grochocka, E_elsendo el la 02.02.2021, su Pola Retradio, 2 febbraio 2024. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) Ni ĉie bezonas pli da travideblo, su Libera Folio, 15 dicembre 2016. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) La prezidanto de REU volas likvidi Ukrainion, su Libera Folio, 5 aprile 2022. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ (EO) Delira intervjuo de Gian Carlo Fighiera, su Esperanta Civito, 24 giugno 2013. URL consultato il 7 aprile 2024.
- ^ a b (EO) Eksa spiono ĉefredaktos nordan retgazeton, su Civitas esperantica, 25 dicembre 19. URL consultato il 7 settembre 2024 (archiviato il 22 febbraio 2024).
- ^ (EO) Kalle Kniivilä konfesas sin misfamiganto, su Esperanta Civito, 16 febbraio 2014. URL consultato il 7 aprile 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Libera Folio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EO) Sito ufficiale, su liberafolio.org.