La locuzione latina Levius fit patientia quidquid corrigere est nefas, tradotta alla lettera, significa con la pazienza si rende più tollerabile ciò che non si riesce a correggere. (Orazio, Odi, I, 24, 19).
In altre parole, quando non si può raggiungere l'ottimo, bisogna contentarsi del bene. Cioè i pesi che non si possono allontanare, o rimuovere, si sopportano più facilmente se ci si sottomette con rassegnazione e pazienza.
Nel contesto originale il poeta invita Virgilio a frenare il pianto per la morte dell'amico Quintilio Varo.